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Cronaca

Gara di pesca nel fiume a secco e in mezzo alle morie di pesci? I Verdi: "Bloccarla subito"

E’ proprio necessario fare una gara di pesca nel fiume Bidente, con i corsi d’acqua che sono già ai minimi termini e il pesce che muore per asfissia e le alte temperature? Se lo domandano i Verdi

E’ proprio necessario fare una gara di pesca nel fiume Bidente, con i corsi d’acqua che sono già ai minimi termini e il pesce che muore per asfissia e le alte temperature? Se lo domandano i Verdi di Forlì-Cesena che chiedono di bloccare una competizione organizzata nei prossimi giorni e che vede anche il patrocinio del Comune di Forlì. Protesta una nota dei verdi: “La "gara" deve essere rinviata all'autunno, almeno fino a quando nei fiumi non sarà tornata una decente portata di acqua”.

Spiegano: “La situazione dei corsi d'acqua della nostra Provincia è drammatica, i fiumi sono in secca e la derivazione delle poche acque rimaste non è consentita dalle ordinanze che tardivamente sono state finalmente emesse. La vita acquatica sta soffrendo, i pesci boccheggiano nelle poche pozze rimaste nelle quali si registra una elevata temperatura dell'acqua, si verificano morie di pesci che richiedono, come è successo nel canale Doria a Meldola, l'intervento dell'Asl e di Arpa”.

“In un quadro tanto serio e preoccupante ecco che la locale Federazione della pesca sportiva, con il patrocinio del Comune di Forlì  ha pensato bene di organizzare domenica 8 agosto a San Colombano l'8° gran premio di pesca Città di Forlì. Si tratta di una gara nella quale risulterà vincitore chi prende più pesci, indipendentemente addirittura dalla loro misura, vigendo per questo genere di "competizioni" una deroga generalizzata.  A fine gara centinaia di pesci saranno stipati nei retini, schiacciandosi vicendevolmente. Questa manifestazione che non ha nulla di sportivo andava rimandata non essendo compatibile con la attuale situazione dei corsi d'acqua, ma nessuno vuole prendere questa saggia decisione”.

“La "gara" priva di qualsiasi ragionevole fondamento non si capisce più a chi faccia capo, forse alla Regione, forse alla Provincia e questo è uno dei tanti risultati delle sconclusionate riforme di Renzi recepite ancor più malamente dall'Emilia Romagna, che hanno abolito, trasformato e depauperato le Province.  Non solo non sono ben chiare le responsabilità ma non si sa più chi faccia il monitoraggio delle acque dei fiumi. La stessa commissione della pesca non si riunisce da tempo, tutto versa in una situazione di terribile disordine. In un quadro tanto desolante gli Enti pubblici che dovrebbero tutelare i corsi d'acqua, le specie acquatiche in essi presenti, latitano totalmente deresponsabilizzati.  E' una condizione inaccettabile”. 

“Ci auguriamo che una briciola di senso di responsabilità induca il Sindaco - Presidente della Provincia a disporre l'annullamento e il rinvio della gara di pesca e, qualora la competenza appartenga a qualche altro imprecisato soggetto regionale, a ricercarlo per chiedergli di assumersi la responsabilità di bloccare tutto”.
 

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