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M5S in trincea contro il gasdotto: "Danni ambientali e troppo vicino alle case, rivedere il progetto"

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Franco Bagnara torna a dare voce alla protesta che serpeggia nelle campagne della zona della Cervese per l’attraversamento di un nuovo gasdotto

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Franco Bagnara torna a dare voce alla protesta che serpeggia nelle campagne della zona della Cervese per l’attraversamento del troncone lungo 141 km tra Sestino e Minerbio, del gasdotto “Linea Adriatica” della Snam. Un'opera che Bagnara ritiene “una monumentale opera fossile inutile, siccome la nostra rete è già sovradimensionata rispetto alle nostre esigenze nazionali, che aggraverà ancor più il cambiamento climatico, causa di eventi estremi sempre meno eccezionali”.

Per il pentastellato “questa linea tracciata “a tavolino”, a diverse centinaia di km di distanza dalle realtà, senza accurati preventivi sopralluoghi anche aerei, devasterà tanti poderi a piantagioni e abbatterà alberi di boschi, proprio quelli che dovrebbero essere i nostri migliori alleati contro il cambiamento climatico”. Già “il leggero spostamento di qualche decina di metri potrebbe alleviare danni ingenti alle singole proprietà, di terreni e di case”.

Inoltre “l’alterazione paesaggistica prodotta dall’opera rimarrà visibile per un tempo considerevole e costituirà un segno pregiudizievole per la salvaguardia dei caratteri paesaggistici del territorio”, perché “il tracciato del metanodotto sfregia, talvolta anche in senso diagonale impianti a vigna e frutteti (albicocche, kiwi, pesche), un bosco di oltre 40 anni tutelato; un bosco tutelato dal Piano di Azione Ambientale della Regione Emilia-Romagna, appena piantato da una giovane coppia di sposi per ospitare animali abbandonati o disabili, avendo fra l’altro la nobile idea di accogliere nel doposcuola o nel periodo estivo tanti bimbi, anche diversamente abili, affinché possano vivere la bellezza del contatto con la natura”.

“Consigliamo nuovamente ai proprietari di tutti quei terreni interessati dal passaggio dell’impattante infrastruttura di rivolgersi a legali e tecnici specializzati in materia per analizzare attentamente
la complessa materia delle servitù e di tutti i danni susseguenti, qualora non si riesca a spostare il tracciato, grazie alla presenza di vincoli paesaggistici ed archeologici,  e le condizioni contrattuali proposte da Snam”, dice Bagnara che chiede poi a Snam di conoscere “quali modifiche ambientali produrrà l’opera, per quanto tempo rimarrà attivo il cantiere a poca distanza dalle abitazioni;
se sono stati fatti studi di rischio per le abitazioni a poca distanza da una opera di tale impatto”. Viene chiesta, infine, una posizione a sindaco e Presidente della Provincia di Forlì-Cesena e tutti gli atti dell'istruttoria che ha portato all'autorizzazione.

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