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Cronaca

Da Forlì, ecco i risultati di un anno di carità nel mondo

Con le "Opere e i Giorni 2011", il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo rende noto il bilancio di un anno di carità

Neppure Annalena Tonelli, che pure contribuì a fondarlo nel lontano 1963, si sarebbe mai immaginata un impegno così vasto. Con le “Opere e i Giorni 2011”, il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo rende noto il bilancio di un anno di carità. Scorrendo la lista dei 21 paesi toccati dagli interventi, dall'Albania al Cameroun, dall'Eritrea al Guatemala, Italia compresa, si riesce veramente a disegnare la mappa della povertà mondiale.

Spicca l'Africa, quella più nera, da sempre in testa alla classifica benefica del Comitato, che si sostiene con la vendita di beni usati di ogni tipo raccolti in città e comprensorio, o conferiti direttamente nella sede di via Lunga. Solo di indumenti ne sono stati raccolti 3.274 quintali: merito dei cassonetti gialli con l'inconfondibile logo del Comitato, diffusi in ogni dove a Forlì e comprensorio. Uno degli sforzi più grandi, 38mila euro, condiviso con Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì e Provincia di Forlì - Cesena, rimane quello operato per le scuole di ciechi e sordomuti di Borama, assolata località del Somaliland, in cui la stessa Annalena ha perso la vita il 5 ottobre 2003.

Sempre in Africa, grazie anche alla propria rete di benefattori, l'onlus presieduta da Roberto Gimelli sostiene 432 adozioni a distanza di bambini eritrei, per una spesa di 150.094 euro, tutti gestiti a L'Asmara dalla missionaria genovese suor Letizia Boccardo. In fatto di doni ricevuti non se la passa male neanche la confinante Etiopia: fra borse di studio, riqualificazione strutture sanitarie, fornitura letti per carceri, progetti di riforestazione e acquisto medicinali per 4 ambulatori, è stata beneficiata per quasi 120.000 euro. Un salto virtuale dall'altra parte dell'Oceano ci consente di apprezzare l'aiuto più che consistente (circa 60mila euro) dato dal Comitato al missionario forlivese Andrea Francia, impegnato ad Esquipulas, in Guatemala, nella costruzione e gestione di 10 case famiglia per bambini di strada.

Ma c'è pure la vecchia Europa nel mirino caritativo del Comitato. E' dal 1995 che, in Albania, l'onlus di via Lunga sostiene il “Progetto Speranza” di Silvana Vignali: anche nell'anno della scomparsa della missionaria toscana, il Comitato ha continuato a finanziare, con ben 30mila euro, le 6 case famiglia per giovani disabili deospedalizzati erette a Scutari, nel nord del paese. Nella lista dei poveri del mondo aiutati dal Comitato, fa un certo effetto scorgere il Saharawi. Nel 2006, Gimelli e C. hanno acquistato dieci casette modulari per i profughi di una tragedia dimenticata.

Nel 1974, piuttosto che rimanere sotto il giogo del Marocco, che ha occupato militarmente il paese, 200 degli 800mila abitanti dell'ex Sahara spagnolo hanno scelto la strada dell'esilio nel deserto algerino. Nel 2011, il Comitato forlivese ha erogato 10.000 euro all'onlus “Rio de Oro”, l'associazione regionale di solidarietà condotta da Rossana Berini, che dal 2000 condivide il dramma dei Saharawi, poveri “cristi” apolidi e senza diritti nell'indifferenza mondiale.

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