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Giornata della Memoria

Forlì non dimentica la Shoah: medaglia d'onore ai deportati nei lager nazisti

Il prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona ha consegnato le medaglie d'onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti

Giovedì Forlì ha celebrato il “Giorno della Memoria”, giornata istituzionale della Repubblica italiana in concomitanza con la data che ricorda lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Anche per questo anniversario il Comune di Forlì ha organizzato al Parco Resistenza, viale Spazzoli, una cerimonia che ha visto il sindaco Gian Luca Zattini deporre una corona commemorativa al Monumento ai Caduti nei lager nazisti e in tutte le prigionie. A rendere gli onori un picchetto militare del distaccamento del 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”.

VIDEO - La Giornata della Memoria, le testimonianze

Nell’occasione inoltre il prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona ha consegnato le medaglie d'onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lagher nazisti, riconosciute dalla Repubblica italiana come "risarcimento sopratutto morale per il sacrificio dei propri cittadini". Le medaglie, consegnate ai familiari, sono state conferite ad Emilio Bagnolini, Attilio Battistini, Giovanni Cicognani, Devarghese Fabbri, Agostino Lombardini, Luigi Lombardini, Sesto Lombardini, Silvio Mazzotti, Terzo Monatanari e Gino Mini. 

Celebrata la giornata della memoria (27-01-2022)

Dopo la cerimonia 'aula magna dell'Iti Marconi ha ospitato un incontro a cui hanno preso parte il prefetto Corona, promotore dell'iniziativa, il sindaco Zattini, il Rabbino di Ferrara e della Romagna Luciano Caro e il vescovo Livio Corazza. Il Dirigente scolastico Marco Ruscelli ha fatto gli onori di casa introducendo gli ospiti, a partire dal primo cittadino Zattini che ha dato il via agli interventi. Zattini ha sottolineato, in particolare, l'anomalia verificatasi nel corso della prima metà del Novecento, quando nella civilissima Germania, leader in tutti i campi del sapere e dell'agire, è riuscita a prendere il sopravvento la follia del nazismo. Occorre perciò essere vigili, perché quello che è successo può accadere ancora e dovunque.

È stata poi la volta del Rabbino Luciano Caro (da pochi giorni, come ricordato dal sindaco, cittadino onorario di Forlì) che ha intrattenuto gli studenti, particolarmente interessati e coinvolti, raccontando la sua vicenda personale. Costretto a fuggire da Torino assieme ai genitori, riuscì a trovare  riparo in un paesino della Toscana. Ma qualcuno denunciò la famiglia: lui e la madre riuscirono a salvarsi, grazie ad una piccola odissea che infine li condusse al sicuro, mentre il padre venne arrestato e deportato ad Auschwitz, dove morì.

A seguire è intervenuto il vescovo Corazza, che ha ricordato, tra l'altro, come le SS portassero fibbie della cintura in cui vi era scritto "Dio è con noi", per poi affermare con tono fermo che Dio non era affatto dalla parte del nazismo. È stata quindi la volta dell professor Maurizio Gioiello, che ha parlato di come nella nostra città, in cui prosperava in precedenza una comunità ebraica assai integrata, sia stata realizzata, anziché demandarla negli appositi campi di sterminio, una piccola "soluzione finale", tramite l'istituzione di un campo di concentramento nell'albergo Commercio, la caccia agli ebrei e gli eccidi dell'aeroporto.

Dopo un intervento di due studentesse che hanno esposto le loro personali considerazioni sull'importanza della Giornata della Memoria, ha concluso l'incontro il prefetto, che si è rivolto in particolar modo ai ragazzi sottolineando proprio l'importanza della memoria. Con una similitudine ha invitato i presenti ad immaginare un albero di Natale in cui, poco a poco, si spengono le luci, sino a farlo rimanere completamente  buio: la stessa cosa succede alle persone quando perdono la memoria, strumento indispensabile per orientarsi nel presente.

Giornata della Memoria, l'incontro all'Itis-2

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