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Cronaca

Giornata mondiale del rifugiato, manifestazione davanti alla Prefettura

Viene quindi indetta una manifestazione sabato a Forlì davanti alla Prefettura, sede della Commissione territoriale che decide sulle domande d’asilo per tutta l’area della Romagna

“Mentre la crisi economica, aggravata da politiche anti-sociali e discriminatorie, ha spinto milioni di persone e famiglie oltre la soglia della povertà, oggi stiamo assistendo ad un continuo radicalizzarsi di ideologie e pratiche razziste e discriminatorie. I numeri delle persone che arrivano in Europa e in Italia non supportano la retorica dell’invasione spinta dai media e dai politici, mentre quello che non viene raccontato è la condizione di precarietà che le leggi europee e nazionali attuali impongono su migranti e richiedenti asilo”: è quanto sostengono le associazioni Forlì Città Aperta di Forlì, Casa Madiba di Rimini, Romagna Migrante di Cesena e Refugees Welcome di Ravenna, che hanno indetto una manifestazione sabato mattina.

Nelle vicinanze della giornata Mondiale del Rifugiato viene quindi indetta una manifestazione sabato a Forlì davanti alla Prefettura, sede della Commissione territoriale che decide sulle domande d’asilo per tutta l’area della Romagna, alle 10,30  “Piuttosto che politiche orientate a ristabilire la giustizia sociale, le nuove misure sono mirate a rimpatri, espulsioni e deportazioni, spesso in violazione degli obblighi europei ed internazionali di protezione dei richiedenti asilo e rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo.  Oggi abbiamo la necessità di andare avanti insieme, in tanti e tante: per la regolarizzazione dei migranti, e per la libera circolazione nel territorio dell’Unione Europea;  per il diritto alla casa per tutti e tutte, italiani, migranti e richiedenti asilo, e per un’accoglienza degna attraverso il riutilizzo di beni immobili abbandonati e in disuso;  per il diritto alla residenza e l’abrogazione dell'art.5 del piano casa Renzi-Lupi e per il riconoscimento del domicilio di fatto per il rinnovo del permesso di soggiorno; per la rottura del vincolo che subordina il permesso di soggiorno al contratto di lavoro/Partita iva (Legge Bossi/Fini);  contro gli accordi bilaterali di deportazione delle persone e le politiche di rafforzamento delle frontiere promosse e finanziate dall’Unione Europea”.

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