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Cronaca Forlimpopoli

Giorno della Memoria, il racconto dei coniugi Foà agli studenti: "Eravamo ebrei e considerati inferiori"

La testimonianza di Aisa e Dario Foà: "Entrambi subimmo l’offesa e l’umiliazione di essere espulsi da scuola in quanto ebrei"

Il Comune di Forlimpopoli celebra insieme al Comitato per la Difesa e la Divulgazione dei Valori della Resistenza la giornata del 27 gennaio, ovvero la Giornata della Memoria. Lunedì, alle 10, nella scuola media Marinelli dell’Istituto Comprensivo Rosetti i ragazzi potranno ascoltare – pur se da remoto – la testimonianza di “due bambini del 1938”, cioè Aisa e Dario Foà.

“Premesso che fortunatamente né io né mia moglie siamo stati deportati – raccontano i due testimoni – riteniamo di dover accennare sia pur brevemente agli argomenti che normalmente formano l’oggetto delle nostre chiacchierate con gli studenti di ogni ordine e grado. Quando nel 1938 furono emanate le prime leggi razziali noi avevamo sette anni. Ada viveva a Siena, poi Bologna, poi “sfollata” a Teglio e da qui scappata in Svizzera, col padre e con la madre in stato interessante, attraversando le Alpi in pieno inverno a piedi quando Aida aveva 12 anni e dove è rimasta fino al 1945. Dario viveva a Napoli dove la parte più feroce e spietata della persecuzione nazista non fece in tempo ad arrivare in quanto l’insurrezione del popolo napoletano prima (26-30 settembre 1943) e l’arrivo delle truppe alleate poi costrinse i tedeschi in fuga. Ma entrambi subimmo l’offesa e l’umiliazione di essere espulsi da scuola in quanto, pur essendo cittadini italiani, eravamo ebrei e quindi considerati esseri “inferiori” e come tali da perseguitare”.

Di questo, Aida e Dario parlano da molti anni nelle scuole dove incontrano ragazzi e ragazze dalle elementari alle superiori. L’appuntamento è organizzato in collaborazione e con il sostegno dell’Anpi di Forlimpopoli.

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