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Cronaca

Giorno della Terra, "ripristinare tutte le informazioni preventive in materia di alberi"

"Una delle principali acquisizioni riconosciute anche a livello internazionale è il diritto dei cittadini ad ottenere tutte le informazioni che riguardino l’ambiente"

Il Comitato per la salvaguardia degli alberi di Forlì intende celebrare il 50esimo anniversario della istituzione del Giorno della Terra ricordando che "una delle principali acquisizioni riconosciute anche a livello internazionale è il diritto dei cittadini ad ottenere tutte le informazioni che riguardino l’ambiente". Spiegano gli ambientalisti: "Purtroppo questo diritto è riconosciuto solo a parole e sempre più spesso la burocrazia e le istituzioni pubbliche collaborano attivamente per ergere muri invalicabili fra i cittadini e le informazioni o per avvolgerle nella nebbia più fitta su cui costruire un po’ di propaganda".

"Il caso degli abbattimenti degli alberi a Forlì e l’assenza di una informazione preventiva nei confronti dei cittadini e le tardive e assai poco convincenti successive rassicurazioni del sindaco Gian Luca Zattini mettono in evidenza come questo diritto sia riconosciuto solo a parole - aggiungono -. Infatti la nuova amministrazione ha eliminato il "web gis del verde" che tutti i cittadini potevano consultare aprendo la pagina internet del Comune, nel quale erano indicati e numerati tutti gli alberi della città a cui corrispondeva un pallino colorato indicante se la pianta era in buone o cattive condizioni e soprattutto consentiva di accedere direttamente alle schede Vta realizzate dai tecnici. E come se ciò non bastasse la burocrazia comunale invece di esercitare la sua funzione al servizio di tutti i cittadini come imporrebbe la Costituzione, offre all'amministrazione interpretazioni di comodo secondo le quali, invocando una presunta urgenza per motivi di sicurezza, bypassa sia l’obbligo regolamentare di informare preventivamente i cittadini sia quello di evitare di compiere interventi sulle alberature in periodo di nidificazione dell’avifauna".

Dal Comitato ritengono "ancor più grave la copertura offerta alla ditta incaricata di eseguire gli abbattimenti e perfino le potature per superare il divieto di operare imposto dal Dpcm contro il coronavirus che possiamo solo considerare un espediente per potere operare al di fuori dagli occhi dei cittadini obbligati in casa dalla pandemia. Mostrare dopo gli abbattimenti solo alcuni ceppi, quelli con le più macroscopiche cavità o carie, non rendere direttamente e preventivamente accessibili a tutti le schede le risultanze dei tecnici incaricati e, come esercizio di grande trasparenza, comunicare solo dove avverranno i prossimi sfalci negli inaccessibili parchi e giardini pubblici mette in evidenza non solo limiti e carenze inaccettabili ma anche l’idea che i cittadini si dovrebbero accontentare di un po’ di stucchevole propaganda". Concludono dal Comitato: "Se il servizio offerto dalle nuove imprese che hanno in appalto la verifica delle condizioni del verde urbano è migliore di quello precedente riteniamo che dovrà essere colmata al più presto la assenza della funzione di libera consultazione via web, ripristinandola come primo passo di una corretta, necessaria e preventiva informazione in materia di alberature".

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