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Cronaca

Ragazza forlivese chiamata dalla Banca Mondiale a rappresentare i giovani di tutto il globo

Si tratta del principale evento annuale con cui l'istituzione delle Nazioni Unite della Banca Mondiale coinvolge le giovani generazioni

Da Forlì - passando per Londra, dove vive ora - è stata chiamata a dare una voce ai giovani di tutto il mondo in occasione di un evento della Banca Mondiale che è iniziato proprio oggi, mercoledì. "Rappresenterò i giovani di tutto il mondo nel dibattito in cui si cercherà di capire come progettare un futuro resiliente per le persone e per il pianeta", spiega lei stessa. Per Giulia Bonetti il "successo più grande  è stato essere stata selezionata dalla Banca Mondiale per partecipare allo Youth Summit che si terrà il 9 e 10 giugno". Si tratta del principale evento annuale con cui l'istituzione delle Nazioni Unite della Banca Mondiale coinvolge le giovani generazioni nella discussione sul futuro del globo, facendo confrontare gli esperti con gli stimoli che provengono da giovani impegnati sul tema dello sviluppo globale, armonico e ambientalmente compatibile.

D'altra parte Giulia, 28 anni, è proprio su questa scia che si sta specializzando essendo stata presa anche nel programma per i diritti umani dell'University of Pennsylvania – Carey Law School. "La University of Pennsylvania è una delle Università della Ivy League e il programma che seguirò si occuperà di come ricostruire le strutture sociali dopo la pandemia mettendo i diritti umani al centro. Il mio saggio di ammissione parlava di come la preservazione ambientale sia un diritto umano e di alle sfide di oggi servano soluzioni interdisciplinari. Sono estremamente orgogliosa di essere stata accettata a questo programma che si tiene dall’1 all'11 giugno".

Giulia Bonetti, studentessa del Liceo Scientifico, poi laureata a Bologna in Finanza ed infine esperienze all'estero  nei mercati finanziari a Parigi e a Barcellona, attualmente vive a Londra, lavora per 'Copernicus', programma della Comissione Europea, ma anche come volontaria per le Nazione Unite, caporedattrice di un canale che si occupa del cambiamento climatico. A un certo punto, dopo aver studiato i meccanismi della finanza, ha deciso di non fare carriera in modo 'classico' nel settore: "Ho scelto questo percorso perché ho capito che la finanza speculativa non era la mia vocazione e che volevo utilizzare la finanza per favorire lo sviluppo di soluzioni a problemi su larga scala, complessi e urgenti, che influenzano l'umanità. Il mio obiettivo è quello di spendere il mio tempo e le mie energie facendo qualcosa che contribuisce a migliorare le situazione del mondo. Ho iniziato facendo volontariato per le Nazioni Unite, scrivendo notizie  sul cambiamento climatico e adesso sono diventata caporedattrice e gestisco un team di 40 volontari che provengono da tutto il mondo. Prima mi dedicavo a ciò soltanto nel mio tempo libero, tramite il volontariato, poi, con molto impegno, sono riuscita a rendere queste attività la mia vita  professionale", spiegava in una recente intervista a ForlìToday.

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