Cronaca

Piazza Saffi in delirio saluta i corridori del Giro, Montaguti alla partenza con la nipotina

Pian piano sono arrivate le squadre che prendono parte alla corsa. Gli appassionati hanno potuto apprezzare da vicino il dietro le quinte della kermesse, scattando foto e ammirando le bici da vicino

Giovanni Petrillo 18 maggio 2017 11:52

Una Piazza Saffi baciata dal solleone ha salutato i protagonisti dell'edizione numero 100 del Giro d'Italia. I forlivesi hanno accolto i “girini” con un un abbraccio calorosissimo, ovviamente in tinte rosa. Lo show è iniziato già alle 9 con l'apertura del “Villaggio Partenza”. Pian piano sono arrivate le squadre che prendono parte alla corsa. Gli appassionati hanno potuto apprezzare da vicino il dietro le quinte della kermesse, scattando foto e ammirando le bici da vicino. Immancabile la caccia all'autografo, tra i più richiesti quelli di Vincenzo Nibali, e del beniamino di casa, Matteo Montaguti. C'era poi la caccia al gadget: tra i più gettonati berretti, parrucche blu e borracce. Successivamente la festa si è spostata ai piedi di Palazzo Talenti, dove i ciclisti erano attesi sul palco del foglio firma. "Bellissimo vedere così tanta gente - ha commentato Ivan Basso, due volte vincitore del Giro e ora all'ammiraglia della Treck Segafredo -. A Forlì ero arrivato alcuni anni fa in maglia rosa. Il valore che un corridore che smette si porta dietro è l'affetto dei tifosi".

Giro d'Italia a Forlì, la festa della partenza

Una grande parata di tutti i partecipanti, che si sono così fatti conoscere uno ad uno accompagnati da una carica di musica a tutto volume. "Happy Days" con Giuseppe Fonzi, che ha trovato notorietà per il cognome e per una fuga di 200 chilometri ("sono al primo Giro ed è stupendo"). "Bel pubblico", ha esclamato un acclamatissimo Nibali. E l'urlo di Forlì l'ha sentito anche la maglia rosa, l'olandese Tom Dumoulin. "Grazie a tutti", ha salutato Filippo Pozzato. "Una grande emozione, ho una grande squadra con me", ha dichiarato Nairo Quintana, favorito alla vittoria. Incitamenti per tutti, ma l'applausometro è schizzato all'insù per Montaguti: "La fatica del tappone non lo sento più grazie alla carica della mia famiglia e del pubblico - ha esclamato il Meldolesi dell'Ag2R La Mondiale, salito sul palco con la piccola Anita, la sua nipotina, che giovedí ha compiuto un anno. E' un peccato partire, mi sarebbe piaciuto restare".

L'attesa del Giro in piazza Saffi

Davvero tantissime le persone appollaiate alle transenne per gustarsi il via ufficioso, dato dal sindaco Davide Drei. Il chilometro zero in viale Bologna, dove il gruppo è stato salutato da migliaia di bambini che poco prima hanno sfilato in bici nell'ambito del progetto Ies sull'educazione stradale. Al passaggio di Porta Schiavonia altro bagno di folla festante, che ha accolto i corridori con un applauso e con il grande urlo "Vai Matteo". Poi via verso Reggio Emilia, 229 chilometri prevalentemente pianeggianti. Il Giro se n’è andato e come due anni fa anche questa volta ha lasciato una grande euforia.