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Cronaca

Giubileo delle Misericordie all'eremo di Montepaolo, il programma

"Abbiamo scelto Montepaolo perché l'Appennino tosco-romagnolo non è solo un'espressione geografica, ma anche una dorsale religiosa per la presenza di monasteri, abbazie e santuari"

“Abbiamo scelto Montepaolo perché l’Appennino tosco-romagnolo non è solo un’espressione geografica, ma anche una dorsale religiosa per la presenza di monasteri, abbazie e santuari”. Sabato 11 giugno, la Federazione Misericordie dell’Emilia-Romagna ha indetto il Giubileo della Misericordia presso l’eremo fondato da Antonio da Padova. Il programma prevede, alle 15, l’accoglienza dei pellegrini, cui seguiranno la visita alla grotta del santo portoghese, il passaggio attraverso la Porta Santa, aperta il 2 giugno scorso, e la celebrazione eucaristica. Alle 17.30, sempre presso il complesso religioso retto da tempo immemorabile dai Minori Francescani, si terrà un incontro su “Essere Misericordia oggi come 800 anni fa: attualità delle Opere di Misericordia”. La manifestazione terminerà alle 19 con rinfresco (5 euro a persona) e la festa finale per tutti. Le Misericordie in Emilia Romagna sono 17, di cui 9 in provincia di Forlì-Cesena. La più antica è quella di Modigliana, fondata nel 1840. Le altre sono quelle di San Benedetto, Rocca San Casciano, Galeata, Premilcuore, Sarsina, Alfero, Balze e Valle del Savio. L’ultima nata, la Confraternita di Misericordia di Forlì intitolata a don Carlo Zaccaro, è stata istituita il 7 novembre 2010.

“Per la Romagna – spiega il governatore della Misericordia forlivese, Alberto Manni - il Santuario per eccellenza è proprio Montepaolo, centro di spiritualità e di raccoglimento adatto ad accogliere come Misericordie l’invito di papa Francesco e a celebrare insieme il Giubileo dell’anno santo della Misericordia. Tutta la Chiesa – continua l’ex sindaco di Portico San Benedetto ed assessore provinciale al welfare - potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la Misericordia di Dio, con la quale siamo chiamati a dare consolazione ad ogni uomo e ad ogni donna del nostro tempo”. La Misericordia cambia il mondo! Così insegna ogni giorno il pontefice. “Fieri e consapevoli del nome che portiamo e di far parte del più antico movimento di volontariato, fondato a Firenze nel 1244 – conclude Manni - possiamo portare con gioia nel nostro impegno quotidiano un contributo di solidarietà, che trae la sua motivazione profonda proprio nei valori evangelici della fratellanza e della condivisione, riassunti nella tradizione cristiana delle opere di misericordia”. Per l’intero periodo giubilare antoniano, che durerà fino al 26 giugno, c’è la possibilità di confessione e acquisto dell’indulgenza, celebrazione della messa alle 16.30 nei giorni feriali, alle 11 e 16.30 nei festivi. Per tutto giugno, a Montepaolo rimarrà allestita anche la mostra fotografica di Pietro Salmona e Paola Petrolani “Tra storia e presenza”, che documenta la vita del luogo dove sant’Antonio visse per 15 mesi, tra la primavera del 1221 e l’autunno del 1222.

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