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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

A 62 anni dalla morte: Forlì ricorda don Pippo con una messa a San Mercuriale

La celebrazione, proposta dall’Opera don Pippo e dal settimanale il Momento, sarà animata dal coro Città di Forlì, diretto dal maestro Nella Servadei Cioja.

Il 9 novembre 1952 moriva monsignor Giuseppe Prati. Il popolare don Pippo sarà ricordato domenica, alle 19, con la santa messa che il vescovo, monsignor Lino Pizzi presiederà nella basilica di San Mercuriale. La celebrazione, proposta dall’Opera don Pippo e dal settimanale il Momento, sarà animata dal coro Città di Forlì, diretto dal maestro Nella Servadei Cioja. La preghiera, a cui prenderanno parte sacerdoti, religiosi e rappresentanti delle associazioni e dei movimenti ecclesiali, si concluderà con l'omaggio alla tomba di don Pippo, che dal 1967 riposa in basilica, nella cappella Ferri.

A tutti i presenti sarà offerta in omaggio la pubblicazione “Alla scuola di don Pippo. Monsignor Giuseppe Prati il santo dei forlivesi”, a cura dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Quest’anno, ricordare don Pippo, sacerdote, educatore, giornalista e comunicatore, padre e maestro di libertà di intere generazioni di forlivesi, è particolarmente significativo, in quanto il 9 novembre ricorrono anche il 70° anniversario della liberazione di Forlì e il 25° della caduta del muro di Berlino. “A don Pippo – scrive il responsabile delle comunicazioni sociali diocesane, don Giovanni Amati - guardarono i forlivesi anche in quel 9 novembre 1944, appena appresa la notizia della Liberazione di Forlì. Accorsero a San Mercuriale, lo sollevarono di peso e festeggiarono portandolo in trionfo in piazza Saffi”.

E quanto amò e difese la sua e la libertà di tutti. Nel 1946 quando il giornale – il Momento, n.d.r. - riprese le pubblicazioni dopo l’interruzione durante la II guerra mondiale, don Pippo scriveva: “Non ci faremo meraviglia, se per la verità, per il bene della Nazione, per la Chiesa, per Cristo avremo qualche cosa da patire. D’altra parte, questa nostra spirituale e materiale indipendenza, per cui mai siamo stati agganciati ad alcuna greppia, né abbiamo goduto di facili ed abbondanti propine, è la nostra più vera gloria e la garanzia per chi legge della nostra sincerità”.

Nei forlivesi più anziani, la figura di monsignor Prati rimane indelebile soprattutto per la grande umanità e la levatura morale. Grande educatore, nel 1923 partecipò con Mario Baldelli alla nascita dello Scoutismo a Forlì. Al suo attivo vanta anche la fondazione del Partito Popolare, nel 1919. In quell’anno, don Pippo dette vita pure al periodico diocesano “Il Momento”, retto sino alla morte. Il ricordo più vivace rimane la Fondazione “Opera Don Pippo”: sorta nel 1952 in via Cerchia, 101 per iniziativa di Bettina Piolanti, consta di un Centro residenziale, di un Centro diurno e di un Gruppo appartamento, tutti destinati a persone adulte disabili.

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