Giustizia Minorile, la Provincia coordina le procedure
Con un’apposita delibera della Giunta Provinciale, la Provincia di Forlì-Cesena ha approvato l’accordo operativo stipulato tra vari enti per gestire i processi di presa in carico dei minorenni soggetti alla giustizia minorile
Con un’apposita delibera della Giunta Provinciale, la Provincia di Forlì-Cesena ha approvato l’accordo operativo stipulato tra vari enti per gestire i processi di presa in carico dei minorenni soggetti alla giustizia minorile. Alla Provincia spetta il coordinamento, dal momento che presso ogni Provincia, compresa quella di Forlì-Cesena, è istituito un Coordinamento tecnico per l’infanzia e l’adolescenza, che sostituisce tutti i precedenti coordinamenti in materia sociale e socio-sanitaria riguardanti l’infanzia e l’adolescenza. Sottoscriverà l’accordo il vice-presidente della Provincia Guglielmo Russo, con delega al Welfare.
L’accordo sarà stipulato tra la Provincia di Forlì-Cesena, il Centro per la giustizia minorile di Bologna, i servizi sociali dei distretti di Forlì, di Cesena-Valle Savio e del Rubicone-Costa, nonché le Ausl di Forlì e di Cesena. In base a tale accordo i soggetti istituzionali firmatari attueranno una puntuale collaborazione per la gestione dei diversi percorsi penali e giudiziari che riguardano i minori. In particolare, il “Centro per la giustizia minorile di Bologna”, attraverso il suo “Ufficio servizio sociale per i minorenni” interviene per tutti i minori che commettono reati di particolare significatività penale, sottoposti a misure cautelari, alla messa in prova o a misure alternative della detenzione, nonché con compiti di consulenza e collaborazione nei progetti di prevenzione del disagio giovanile degli enti locali. I servizi sociali comunali del territorio di Forlì-Cesena, invece, intervengono per i minori denunciati a piede libero e per i quali si rende necessaria l’attivazione di percorsi di messa alla prova, nonché per il primo intervento conoscitivo del minore e della sua condizione famigliare e sociale. Le Ausl, infine, forniscono prestazioni specialistiche per il profilo di personalità del minore.
Sostiene l’accordo il vice-presidente della Provincia Guglielmo Russo: “Quest’accordo, che ha carattere direttamente operativo, sostiene un approccio non solo punitivo, ma anche di recupero e di reinserimento sociale del minore nella società, nella convinzione che il recupero della devianza giovanile è prima di tutto un’azione di sicurezza preventiva per tutta la comunità. Il minore, o comunque il giovane che viene preso in carico per misure alternative e riabilitative rispetto alla detenzione, viene sottratto ad una situazione carceraria che spesso aggrava il suo profilo criminale”.