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Cronaca

Gli ambientalisti difendono il modello Alea: "E' tra le migliori società di gestione dei rifiuti in regione"

Così il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì dopo le polemiche innescate negli ultimi giorni per la mancanza di vertici della società pubblica

"La realizzazione di Alea Ambiente è stata una conquista molto importante per i cittadini forlivesi". Così il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì dopo le polemiche innescate negli ultimi giorni per la mancanza di vertici della società pubblica (da tempo manca il direttore generale e poco prima di Natale si sono dimessi due consiglieri di amministrazione su tre, lasciando di fatto solo la presidente Simona Buda al vertice della società).

"Alea è sicuramente un’azienda solida, con un bilancio positivo - evidenzia la coordinatrice del Taaf, Ornella Mordenti -. Inoltre il suo valore aggiunto sta nel fatto che è una società pubblica, appartiene a tutti i cittadini e i profitti non vanno ad arricchire solo alcuni, ma ricadono sui servizi usufruiti datutti noi". Ricordando le parole della presidente del consiglio d'amministrazione Buda, il Taaf ricorda come "Alea Ambiente è tra le migliori società di gestione dei rifiuti della Regione Emilia Romagna ed una delle migliori in Italia in quanto, non solo nel 2021, ha raggiunto l’83% di raccolta differenziata, ma soprattutto ha ridotto i rifiuti che vanno all’inceneritore di Forlì. Nel 2022 si è passati a 76 chili a testa rispetto, raggiungendo con forte anticipo gli obiettivi regionali ed europei".

Mordenti rimarca inoltre che "le bollette di Alea sono le uniche a non aver subito rincari grazie alla buona gestione della società a fronte di un generale aumento dell’inflazione e dei carburanti. Infatti rispetto ad Hera le bollette sono inferiori di circa 28 euro a utenza (Hera a Ravenna e Cesena 192,30 euro, Alea 164,90 euro). Questi costi potrebbero essere ancora inferiori, se Alea non fosse costretta a portare i propri rifiuti umidi all’impianto Hera di Cesena (pagando costi nettamente sopra la media). Ma presto arriverà anchea Forlì il centro di raccolta".

"Non crediamo che Forlì sia più sporca di quando vi era Hera - prosegue Mordenti -. Basta andare nelle zone del Cesenate e Ravennate gestite da Hera, per vedere la differenza a favore di Alea. Comunque, se alcuni cittadini, poco rispettosi dell’ambiente, abbandonano rifiuti in giro per la città, la colpa non è certo di Alea ma di loro stessi, che pensano di risolvere i propri problemi non capendo che i rifiuti non spariscono da soli ma occorre qualcuno che li raccolga facendo lievitare i costi nelle tasche di tutti noi. Il servizio potrà essere migliorato, con l’aiuto di tutti, cittadini e amministratori, come avviene per ogni pubblica attività".

C'è il problema inceneritore, che "brucia ancora 120.000 tonnellate grazie ai rifiuti che arrivano da Cesena e Ravenna dove, appunto, non si fa una raccolta puntuale". Per questo il Taaf "propone di portare all’inceneritore solo i rifiuti indifferenziati di città virtuose, con un sistema “porta a porta” reale. In questo modo i rifiuti bruciati sarebbero molto meno e si potrebbe anche pensare di spegnere, finalmente, l’inceneritore. Seguendo le direttive europee, Alea potrebbe espandere la propria gestione in altre città limitrofe ad esempio nel comprensorio cesenate, aumentando così l’assetto economico-finanziario della società al fine di generare risorse per investimenti futuri. La realizzazione di Alea Ambiente è stata una conquista molto importante per i cittadini forlivesi che, con orgoglio, le augurano lunga vita".

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