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Cronaca

Gli enti di promozione sociale si danno un regolamento: prevenire gli abusi

Con queste finalità si è stabilito un percorso di conoscenza e condivisione del codice a livello provinciale. Le associazioni territoriali hanno pertanto recepito il codice e lo hanno sottoscritto il 14 maggio scorso

Venerdì è stato presentato il "Codice di autoregolamentazione delle Associazioni di Promozione Sociale dell'Emilia Romagna". Nel giugno del 2013, le maggiori associazioni regionali di promozione sociale hanno deciso di sottoscrivere  un Codice di Autoregolamentazione. Il codice è nato a seguito di un percorso, realizzato in collaborazione con il Forum del terzo settore regionale, ed ha come obiettivo quello di individuare strumenti e azioni tese a  valorizzare il ruolo dell'associazionismo di promozione sociale, prevenendo eventuali abusi, evidenziando in modo netto la differenza con le attività commerciali e contrastando  l'adesione alle associazioni da parte di gruppi che intendono sfruttare per fini di interesse personale le leggi che regolano l'associazionismo.

Con queste finalità si è stabilito un percorso di conoscenza e condivisione del codice a livello provinciale. Le associazioni territoriali hanno pertanto recepito il codice e lo hanno sottoscritto il 14 maggio scorso. Venerdì, alla presenza dei rappresentati degli enti sottoscrittori Acli, Aics, Ancescao, Arci, Endas e Csi provinciali, e Auser Cesena e Laboratorio Mondo,  è stato promossa la conoscenza del codice quale strumento di trasparenza del modo di operare delle associazioni, nei confronti della cittadinanza tutta e delle istituzioni, attraverso la presentazione  del testo all’assessore Lubiano Montaguti in rappresentanza del Comune di Forlì , a Bruno Molea in rappresentanza della direzione nazionale Aics e al questore di Forlì Salvatore Sanna.

Un azione così importante ha visto coinvolte tutte le organizzazioni del mondo volontario della promozione sociale verso un codice di autoregolamentazione che ha l'obiettivo di rendere ancora più trasparente e tracciabile la grande opera che esse svolgono sul territorio.

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