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Cronaca

"Green pass, alcune palestre già promettono di chiudere un occhio. Chi rispetta le regole perderà clienti"

"Quello che possiamo fare è continuare nella nostra linea di correttezza - afferma Cristian Laghi, anche lui vaccinato - e tenere in piedi anche i corsi all'esterno per i non vaccinati"

Dura vita per le palestre. Dopo un anno e mezzo di chiusure e la necessità di reinventarsi con allenamenti all'aperto anche a zero gradi, ora arriva il green pass che, ovviamente, allontana i non vaccinati da lezioni di fitness o dalla sala pesi. Ma il problema non è questo perché, come dice Cristian Laghi della Record Body Line, "meglio il green pass che stare chiusi come lo scorso anno". Il problema, però, sembra che riguardi il rispetto delle regole di tutte le palestre. Infatti, da quello che è stato riferito da alcuni clienti della Record allo stesso Christian Laghi  è che ci sia qualche palestra che non abbia voglia di aderire al green pass, pur essendo obbligatorio, e che chiuderebbe un occhio volentieri facendo iscrivere ugualmente anche i non vaccinati.

"Purtroppo ho avuto clienti che mi hanno detto esplicitamente che in altre palestre non chiedono il green pass e che loro, non essendo vaccinati, preferivano trasferirsi di là. Praticamente non verranno più da me perché io rispetto le regole. Non mi pare giusto. Tra l'altro quello del fitness, eccetto ovviamente chi si dopa, è un settore in cui sono tutti molto salutisti e spesso non prendono nemmeno un analgesico per il mal di testa. Difficile pensare che si facciano inoculare un vaccino per venire in palestra". In quanti non verranno più per il green pass? "Io finora ho sentito il 30-40% di iscritti lamentarsi e dire che non verranno. Magari saranno meno - continua Laghi - ma il problema esiste. Anzi qualcuno mi ha già chiesto il rimborso in soldi per poterlo andare a spendere in altre palestre. Fa un po' ridere che io debba dare loro il voucher che non hanno speso da me per spenderlo in palestre che non rispettano le regole".

Come avete pensato di fare? "Quello che possiamo fare è continuare nella nostra linea di correttezza - conclude Laghi, anche lui vaccinato - e tenere in piedi anche i corsi all'esterno per i non vaccinati. Ovviamente non posso fare a meno di essere un po' sfiduciato perché, a parte le disdette per il green pass, anche gli abbonamenti di prevendita hanno avuto un bel calo vista la paura dei clienti di trovarsi davanti a un altro autunno e inverno di lockdown. Le difficoltà degli anni precedenti, più le varie disdette e i timori dei clienti, mi fanno prevedere una nuova stagione veramente complicata". 

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