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Cronaca

Guardia di Finanza, festeggiato il 240esimo della Fondazione: scoperti nei primi mesi del 2014 14 evasori totali

Durante la cerimonia, il Comandante Provinciale, Alessandro Mazziotti, ha tracciato un bilancio delle attività svolte nei primi 5 mesi dell'anno

Anche la Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha celebrato il 240esimo anniversario della fondazione del Corpo alla presenza del Comandante Regionale Emilia Romagna,Mario D’Alonzo. Nell’occasione il Generale ha rivolto il saluto di commiato ai militari e ad una rappresentanza della locale Sezione Anfi (finanzieri in congedo) in quanto a breve andrà a ricoprire un importante incarico alla sede di Roma.

Il Comandante Regionale ha elogiato l’impegno dei finanzieri e ha consegnato alcune ricompense di ordine morale a militari che si sono particolarmente distinti in servizio, ribadendo che tra le priorità attribuite al Corpo della Fiamme Gialle, quale unico organo di polizia economico-finanziaria, rientrano, anche per l’anno in corso, oltre alla prosecuzione delle azioni già intraprese, l’ulteriore rafforzamento alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale per la tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato nonché il potenziamento del contrasto agli illeciti che provocano nocumento alla spesa pubblica nazionale e comunitaria e al mercato dei capitali e dei beni e servizi.

La Guardia di Finanza celebra il 240esimo della Fondazione

Durante la cerimonia, il Comandante Provinciale, Alessandro Mazziotti, ha tracciato un bilancio delle attività svolte nei primi 5 mesi dell'anno, evidenziando che le stesse sono state caratterizzate "da una concentrazione delle risorse operative a contrasto dei “grandi fenomeni evasivi”, di frode e di illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per gli interessi erariali; da un approccio trasversale alle investigazioni e dall’utilizzo di metodologie investigative e di indagine, di analisi di rischio e di controllo economico del territorio, ai fini della selezione dei soggetti da sottoporre ad attività investigativa e dell’incremento della qualità degli interventi; e  da un concreto recupero di risorse finanziarie".

Particolare attenzione è stata rivolta anche all’analisi del contesto esterno, finalizzata a consentire a tutti i reparti dipendenti una pianificazione delle attività ispettive nei diversi settori di intervento, ottimizzando, in tal modo, l’impiego delle risorse disponibili per “orientarle” verso quei fenomeni e quelle realtà economiche peculiari della provincia di Forlì-Cesena. Priorità, da parte delle Fiamme Gialle forlivesi, è stata attribuita alla lotta dei fenomeni illeciti secondo una duplice linea d’azione, volta, da un lato, al contrasto a fenomeni di massa (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali nel settore tributario o l’indebita percezione di prestazioni sociali agevolate nel comparto della spesa pubblica) e, dall’altro, al contrasto alle frodi o ai comportamenti illeciti più complessi (quali le frodi carosello e l’evasione internazionale). L’attività di servizio sviluppata dai finanzieri forlivesi nel periodo in esame, ha interessato tutti i settori istituzionali demandati alla vigilanza del Corpo ed è stata indirizzata ad una concreta aggressione di patrimoni illeciti che si è estrinsecata attraverso il sequestro di beni e valori per un importo pari a circa 3,5 milioni di euro.

TUTELA DELLE ENTRATE - Sono state eseguite 82 verifiche e 190 controlli fiscali, che hanno consentito di individuare redditi sottratti all’imposizione per oltre 28 milioni di euro ed un’Iva evasa pari a circa 6 milioni di euro. In relazione ai reati fiscali (dichiarazione fraudolenta, infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento/distruzione documentazione contabile, omesso versamento Iva, omesso versamento ritenute) sono state denunciate 38 persone. Tra questi vi sono alcuni albergatori della riviera romagnola denunciati dalla Tenenza di Cesenatico per aver presentato dichiarazioni fraudolente dei redditi e dell’Iva mediante l’utilizzo di fatture false. La lotta al sommerso d’azienda registra un bilancio di 14 evasori totali e 2 evasori paratotali. La lotta al lavoro sommerso investe la tutela della sicurezza economico-finanziaria affidata al Corpo sotto diversi profili: quindi diventa prioritario per la Guardia di Finanza tutelare, oltre che la pretesa erariale, anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale che si esprime sotto forma di manifestazioni di illegalità che vanno dall’evasione fiscale e contributiva, all’utilizzo di lavoro irregolare, alle frodi in danno del sistema previdenziale, alla produzione e commercio della merce contraffatta.

Proprio da tale punto di vista e a tutela della leale concorrenza, sono state svolte in tutta la provincia una serie di verifiche ad associazioni sportive e culturali che in realtà svolgevano attività di ristorazione. In particolare, la Compagnia di Forlì ha eseguito un controllo nei confronti di un circolo ricreativo che, di fatto, è risultato essere un ristorante, riscontrando violazioni alle norme igienico sanitarie, nonché la detenzione di diversi prodotti alimentari di provenienza illecita. La Compagnia di Cesena ha eseguito un'analoga attività in un circolo cittadino che pur beneficiando delle agevolazioni fiscali proprie delle associazioni culturali, esercitava, anch’esso, l’attività di ristorazione e, per di più, totalmente sconosciuto al Fisco.

Sempre in tale contesto sono stati individuati 13 lavoratori in nero e 3 irregolari. L’esperienza operativa ha fatto emergere che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai “grandi fenomeni evasivi” e l’evasione fiscale internazionale occupa, in tale ambito, una posizione di tutto rilievo. A tal proposito va sottolineata l’efficace collaborazione intercorsa tra il Comando Generale del Corpo e le corrispondenti autorità estere. Infatti, in linea con il trend dello scorso anno, ampio spazio è stato assegnato ai piani di contrasto all’evasione internazionale, intensificando i controlli nei confronti dei soggetti che hanno occultamente trasferito capitali all’estero, delle persone fisiche e delle società che hanno fissato fittiziamente la residenza o la propria sede in paesi a fiscalità privilegiata o che intrattengono rapporti commerciali con società controllate o collegate o con soggetti ubicati nei cosiddetti centri “off-shore”. Complessivamente, l’attività investigativa posta in essere nel comparto in argomento ha permesso di accertare capitali all’estero per oltre 3 milioni di euro.

CONTROLLI STRUMENTALI - In tale contesto sono stati eseguiti 1.256 controlli strumentali (relativi al regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali): di questi ben 359 sono risultati irregolari ed hanno dato luogo ad altrettante violazioni della vigente normativa, con una percentuale pari al 29% del totale degli interventi. Per 17 esercenti, nei confronti dei quali sono state constatate in 5 anni almeno 4 mancate emissioni dei prescritti documenti fiscali,  è stata disposta la chiusura dell’attività (dai 3 ai 30 giorni).

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA - Nell’ottica di garantire ai cittadini che le imposte versate all’erario vengano impiegate con trasparenza e destinate a coloro che effettivamente ne hanno diritto e bisogno, soprattutto in un periodo di congiuntura economica come quello attuale, oltre alle entrate, particolare attenzione è stata dedicata alla tutela delle uscite pubbliche, strettamente connessa e complementare alla lotta all’evasione fiscale. In tal senso, l’azione del Comando Provinciale di Forlì-Cesena sarà diretta ad intercettare quei fenomeni di illegalità più diffusi e maggiormente dannosi per le casse dello Stato, prevenendo quegli illeciti che sono alla base di sperperi, diseconomie o, in casi più gravi, di veri e propri fenomeni predatori.

In tale ambito sono stati eseguiti numerosi controlli sulle cosiddette prestazioni sociali agevolate, che hanno consentito di segnalare all’autorità gudiziaria 42 soggetti e di constatare redditi non dichiarati per circa 193.000 euro e indebite percezioni per prestazioni sociali per oltre 12mila euro. Sempre in tale settore, per ciò che attiene alla politica agricola comune, sono state denunciate 3 persone per aver indebitamente percepito finanziamenti pari a 366.000 euro. Per ciò che concerne la spesa sanitaria sono state denunciate 12 persone per una frode accertata pari a 3.455 euro.

TUTELA DEL MERCATO DEI CAPITALI - Nell’ambito dei compiti di polizia economico – finanziaria emerge l’attività svolta per la tutela del risparmio e dei mezzi di pagamento, nonché per il regolare svolgimento delle transazioni finanziarie. In tale contesto viene mantenuto un alto livello di attenzione per garantire il contrasto “alla ripulitura” dei capitali illeciti e al fenomeno dell’usura nonché la ferma aggressione ad ogni forma di ricchezza riconducibile a contesti delinquenziali, avvalendosi di tutti gli strumenti previsti dalla normativa antimafia. Numerose sono state le indagini a tutela del particolare settore che hanno portato alla denuncia di 9 persone per un riciclaggio accertato di oltre 1 milione di euro; 10 persone per reati fallimentari; e 2  persone per reati bancari e finanziari.Per violazioni valutarie, inoltre, sono state verbalizzate 3 persone. Sono state approfondite, infine, 114 segnalazioni per operazioni sospette.

TUTELA DEL MERCATO DEI BENI E DEI SERVIZI - Nei primi cinque mesi dell’anno sono stati sequestrati circa 9 mila prodotti contraffatti e/o privi dei requisiti di sicurezza di vario tipo (soprattutto articoli di abbigliamento, borse e accessori vari, ecc.) per un valore di oltre 170.000 euro, con la denuncia di 6 persone. Sono stati, inoltre, effettuati 20 interventi nel settore giochi – lotto e lotterie per verificare la presenza di slot machine e videopoker illegali, non rinvenendo irregolarità.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ - E' in corso una costante opera di monitoraggio nei confronti di quei soggetti che sono stati condannati per reati di stampo mafioso e risiedono oppure orbitano nel territorio provinciale. Sono stati effettuati inoltre, 3 accertamenti patrimoniali che hanno portato al sequestro di beni e valori per circa 3 milioni di euro. Il Nucleo di Polizia Tributaria di Forlì ha eseguito Misure di Prevenzione nei confronti di un soggetto residente in provincia e di altre tre persone, risultate essere suoi prestanomi, ai quali sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie.

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