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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Guardia di Finanza, nel mirino i reati fallimentari e i capitali a San Marino

Forte attenzione ai reati collegati alla bancarotta e ai fallimenti. E' stata questa l'attività che si è incrementata da parte della Guardia di Finanza nei primi cinque mesi dell'anno

Forte attenzione ai reati collegati alla bancarotta e ai fallimenti. E' stata questa l'attività che si è incrementata da parte della Guardia di Finanza nei primi cinque mesi dell'anno. Nella mattinata di venerdì si è tenuta la cerimonia al Comando Provinciale della Guardia di Finanza Forlì-Cesena per  il 242° anniversario della fondazione del corpo. E' stata quindi l'occasione per fare un bilancio provvisorio sulle attività in corso, da parte del comandante provinciale Alessandro Mazziotti.

In netto aumento, rispetto a qualche mese fa, il numero di indagini con 43 soggetti sottoposti a indagini per reati fallimentari (di cui 1 in stato di arresto) e due per i reati societari, bancari e finanziari. Sempre in tale ambito, ai sensi della normativa antimafia, è stata avanzata una proposta di sequestro per un valore di oltre 348.000 euro. Sono state svolte 30 indagini che hanno portato alla denuncia di  un soggetto per reati di riciclaggio. Nel corso dei primi 5 mesi del 2016 sono state predisposte 608 pattuglie che, operando ventiquattro ore al giorno, hanno controllato l’intero territorio provinciale a contrasto degli illeciti di carattere tributario, penale ed amministrativo. Sono pervenute 290 chiamate al 117 di cui 65 di interesse operativo.

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TRANSAZIONI CON SAN MARINO
Un'altra grossa attività della Finanza ha riguardato l'analisi a grande spettro di migliaia di operazioni finanziarie da e verso San Marino nell'ambito dell'operazione "Torre d'avorio". Dopo l'acquisizione di migliaia di dati e nominativi, la Finanza ha identificato 300-400 casi giudicati di maggior interesse investigativo: si tratta di rapporti con istituti bancari sammarinesi superiori ai 100mila euro, dietro cui si potrebbero celare evasioni fiscali di vario tipo, principalmente la mancata compilazione del quadro RV della dichiarazioni dei redditi, vale a dire quello che riguarda il trasferimento di capitali all'estero per le persone fisiche.

Su questo specifico il comandante Alessandro Mazziotti stempera: “Non intendiamo demonizzare tutto ciò che è rapporto economico con San Marino, ma era doveroso da parte nostra verificare dal momento che per lo Stato italiano molte di queste persone sono contribuenti italiani. Tanto che gran parte delle operazioni sono risultate regolari”. I controlli, infatti, hanno identificato numerose attività di compravendita commerciale, attività bancaria di legali rappresentanti di imprese realmente sammarinesi, e italiani che si sono avvalsi negli anni passati dello scudo fiscale: tutte posizioni, quindi, regolari o regolarizzate. Da controllare, invece, l'esterovestizione di imprese del territorio di Forlì-Cesena ed altre situazioni.

CONTRASTO ALLE FRODI FISCALI E ALL’ECONOMIA SOMMERSA
Nel contrasto alle frodi fiscali ed all’economia sommersa, la Finanza ha adottato un approccio trasversale alle investigazioni, diretto a colpire in modo unitario tutti gli aspetti di illegalità connessi alle violazioni di natura tributaria, anche mediante il monitoraggio dei flussi monetari, sia attraverso interventi ispettivi svolti autonomamente che attraverso indagini di polizia giudiziaria. In tale ambito, nel periodo gennaio-maggio 2016, sono state concluse 35 indagini di polizia giudiziaria ed eseguite 31 verifiche e 87 controlli fiscali che hanno portato alla denuncia di 45 persone.

A fronte delle attività ispettive sono state avanzate ben 5 proposte di sequestro all’Autorità Giudiziaria. Il contrasto all’economia sommersa ha registrato un bilancio di 10 evasori totali (soggetti completamente sconosciuti al Fisco) e 7 evasori paratotali (soggetti che non hanno dichiarato più della metà delle imposte dovute), mentre la lotta al lavoro sommerso ha portato all’individuazione di 33 lavoratori irregolari, di cui 11 totalmente in nero, e alla conseguente verbalizzazione di 8 datori di lavoro.

Per quanto concerne l’evasione fiscale internazionale, nel cui ambito sono stati conclusi 49 interventi, sono stati eseguiti piani di contrasto ai paradisi fiscali, proseguendo e rafforzando le attività di controllo nei confronti di soggetti che hanno trasferito capitali all’estero in violazione della disciplina sul monitoraggio fiscale, delle persone fisiche e delle società che hanno fissato fittiziamente la residenza o la propria sede in paesi a fiscalità privilegiata o che intrattengono rapporti commerciali con società controllate o collegate.

Sul fronte dell’attività di prevenzione e controllo economico del territorio, sono stati eseguiti 1.329 controlli strumentali (relativi al regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali), riscontrando 267 violazioni per omesso rilascio (con una percentuale pari al 21% del totale degli interventi). Per 8 esercenti, nei confronti dei quali sono state constatate in 5 anni almeno 4 mancate emissioni dei prescritti documenti fiscali, è stata disposta la chiusura dell’attività (dai 3 ai 30 giorni).

VIGILANZA SULLA SPESA PUBBLICA
In tale comparto l’attenzione dei reparti si è concentrata particolarmente sulle prestazioni sociali agevolate erogate dai Comuni, dove sono stati eseguiti 22 controlli, con una percentuale di irregolarità pari all’86%.  Per quanto attiene al controllo della Legalità nella Pubblica Amministrazione, è stato accertato un danno erariale pari a oltre 240.000 euro con la denuncia di un responsabile.

TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETA’ E DEI CONSUMATORI
Anche nei primi mesi del 2016, quindi, alla lotta alla contraffazione, al falso made in Italy e alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi, i finanzieri della provincia hanno attribuito particolare importanza: sono stati sequestrati oltre un migliaio di prodotti contraffatti e  privi dei requisiti di sicurezza di vario tipo (beni di consumo, giocattoli, abbigliamento, ecc.) e denunciate 2 persone.

IL CONTRASTO AL TRAFFICO DI STUPEFACENTI
Costante attenzione è stata riservata al contrasto allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, esercitata mediante una capillare azione preventiva e di controllo sul territorio, che ha visto in diverse occasioni anche l’ausilio delle unità cinofile antidroga, ha consentito il sequestro di circa 19 chili di marijuana e oltre mezzo chilo di cocaina, nonché l’arresto di 5 responsabili e il sequestro di 3 automezzi utilizzati per il trasporto della droga.

I PREMIATI - Nel corso della cerimonia sono stati premiati i seguenti militari: Lgt. Trotto Enzo; M.A. Meoli Ferdinando; M.A. D'Elia Giuseppe; M.C. Agresti Pasquale; M.C. Iannelli Gianfranco; M.O. Serino Angelo; M.O. Scafuro Mario; Brig. Marcellino Agostino; App.sc. Gardini Gian Piero; App.sc. Ceccherini Gianluca; Fin. Zaffora Mario Salvatore.

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