Hanno vissuto sulla propria pelle l'alluvione: la gelateria di famiglia dà vita al gusto "Paciug"
"Un modo - spiega Veris Agnoletti, volto della gelateria Amorcrema insieme ai figli Marco e Valentina - per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato le famiglie che in poche ore hanno perso tutto e raccontare a modo nostro quello che abbiamo vissuto”
Un 'attacco' da due fronti. Il primo dalle acque del Canale Ravaldino, il secondo da quelle del Ronco. Quella tra il 16 e il 17 maggio è una notte che difficilmente dimenticherà Veris Agnoletti, volto insieme ai figli Marco e Valentina della gelateria “Amorcrema” di viale Roma, a Forlì. L'artigiano del gusto in poche ore si è visto alluvionato la propria abitazione a Coccolia, con l'onda di acqua e fango a spazzar via anni di sacrifici, ma anche ricordi.
“Siamo stati invasi da ben 133 centimetri di acqua - è la testimonianza di Agnoletti -. Noi siamo riusciti a rifugiarci al piano superiore, impotenti nel vedere cosa stava facendo la forza della natura. Mentre affacciati alla finestra assistevamo alle operazioni di soccorso con gommoni ed elicotteri. Sembrava un film, ma era la pura realtà. Passata la piena, con il ritiro delle acque sono venuti a galla, è proprio il caso di dire, gli effetti dell'alluvione. Un piano terra completamente inagibile e da rifare, con elettrodomestici ed armadi da buttare, anche se qualche mobile di vecchia data siamo riusciti a salvare e l'impianto elettrico non ha subìto danni”.
La piena ha portato con se non solo il fango, ma anche argilla e limo. Subito si è attivata anche a Coccolia la macchina del volontariato, con amici e sconosciuti armati di badili, vanghe, carriole e soprattutto tanta buona volontà per cercare di riportare un accenno di normalità. “Abbiamo dovuto chiudere la gelateria per quattro giorni per ovvi motivi – ricorda Agnoletti -. L'alluvione ci ha danneggiato anche le auto a disposizione e per ripristinarle occorrerebbero cifre importanti”.
A poco più di un mese dall'evento che ha sconvolto la Romagna, i lavori di ripristino continuano. “Con ditte private stiamo ora procedendo alla pulizia del piano terra, ma anche il giardino, ad esempio, è tutto da rifare. Con alcuni escavatori in questi giorni si sta procedendo alla rimozione del fango rimasto”. Tante emozioni accumulate nelle ultime settimane, che Marco Agnoletti, chef della gelateria, e la sorella Valentina (che si occupa in gelateria dell'elaborazione delle torte), hanno trasformato in sapori, elaborando il gusto “Paciug”.
"Un modo - spiega Veris Agnoletti - per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato le famiglie che in poche ore hanno perso tutto e raccontare a modo nostro quello che abbiamo vissuto”. Ma come è nato il gusto? “Volevamo rappresentare i colori dell'alluvione. E così abbiamo unito i sapori della noce, con un cramble di cacao e stracciatella per dare un tocco croccante, il tutto arricchito da un cremoso al pistacchio".
Il risultato è più che eccellente: un'autentica delizia per il palato ad alto valore artigiano. Si riescono infatti a distinguere nitidamente i vari sapori. In particolar modo viene esaltata la qualità delle noci, che, spiega Agnoletti, “arrivano dal Veneto, mentre il pistacchio dalle langhe piemontesi”. Proposto come gusto speciale per il mese di giugno, sarà possibile trovarlo in gelateria anche nelle prossime settimane.