I cinque anni all'Industriale di Laura e un diploma da 100: "Maturità senza scritti? Un'esperienza mancata"
"Mi piace aiutare gli altri, apprendere cose nuove anche perché imparo molto in fretta, viaggiare con i miei amici e mi interessa l’arte", racconta di sè
Diploma col massimo dei voti all'Industriale "Marconi" di Forlì per la 18enne Laura Valbonesi, che ha scelto per l'ultimo triennio di superiori l'indirizzo di chimica. "Mi piace aiutare gli altri, apprendere cose nuove anche perché imparo molto in fretta, viaggiare con i miei amici e mi interessa l’arte", racconta di sè.
Quando è nata la passione per la chimica?
"Sono sempre stata brava principalmente nelle materie scientifiche, matematica la mia materia preferita. Probabilmente nella scelta sono stata anche aiutata da mia sorella che aveva già frequentato l’Itis chimica e mi ha convinta a sceglierlo".
Si è già cimentata in qualche esperienza lavorativa grazie alla scuola?
"Sì, grazie all’attività di Pcto ho avuto l’occasione di avvicinarmi al mondo del lavoro nell’azienda Terre Cevico dove mi sono trovata molto bene e ho scoperto che mi piacerebbe lavorare in un laboratorio se dovesse capitare l’occasione".
Diplomata col massimo dei voti. Cosa ha provato quando ha saputo del risultato?
"Mi sono sentita molto contenta e soddisfatta, soprattutto perché avevo mantenuto le aspettative basse e sapevo che sarei stata felice con qualunque voto superiore al 90".
Quali sono le sue passioni? Le ha dovute sacrificare per concentrarsi sullo studio?
"Mi piace molto leggere, uscire con i miei amici e sto imparando a suonare la chitarra. Non ho mai rinunciato a ciò che mi piace per la scuola. perché dò pari importanza a entrambe le cose quindi sono sempre riuscita a integrare tutto".
Come è cambiata Laura in questi cinque anni?
"Sento di essere cresciuta e maturata nelle idee e nella mentalità però credo di essere sempre la stessa persona. Penso che il cambiamento più significativo che ho fatto in questi cinque anni siano le nuove amicizie di cui sono molto felice".
Pandemia prima e alluvione in ultimo, due fatti importanti che hanno condizionato il percorso scolastico della vostra generazione...
"La pandemia ha sicuramente cambiato il nostro modo di vivere la scuola e mi è dispiaciuto molto aver perso tanto tempo lontano dai miei compagni, amici e la scuola come l’avevo sempre conosciuta. Durante l’alluvione sono andata ad aiutare degli amici non essendo stata colpita nella mia zona, però il cambiamento principale è stato l’esame di stato che onestamente avrei preferito fare come nel resto d’Italia con i due scritti perché considero anche questa un’esperienza mancata".
Ha già in mente il suo immediato futuro?
"Sono sicura di aver fatto la scelta giusta sia riguardo la scuola che l’indirizzo, gli argomenti sono sempre stati interessanti e le materie scientifiche mi hanno sempre appassionata, però mi piacerebbe cambiare e imparare qualcosa di diverso. Perciò vorrei studiare lingue all’università".