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Cronaca

I giovani in Cattedrale per la Gmg diocesana, il vescovo: "Serviamo la speranza anche nella Chiesa"

Dopo la testimonianza di Giovanni Achenza, atleta paralimpico, bronzo nel triathlon a Tokio, è seguita la santa messa presieduta dal vescovo, monsignor Livio Corazza

I Centri diocesani di pastorale giovanile e pastorale vocazionale, diretti da don Andrea Carubia, hanno proposto domenica in Cattedrale la celebrazione diocesana della Giornata mondiale dei giovani sul tema "Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!". Dopo la testimonianza di Giovanni Achenza, atleta paralimpico, bronzo nel triathlon a Tokio, è seguita la santa messa presieduta dal vescovo, monsignor Livio Corazza. "Alzarsi significa, non stare seduti, ma di mettersi in gioco", ha evidenziato Corazza nell'omelia, rivolgendosi anche ai giovani: "La chiesa hanno bisogno di voi. Vi chiedo di mettervi con disponibilità e gioia a servizio del mondo e della chiesa a seguire Gesù. Alzarsi, per mettersi a servizio dei vostri coetanei scoraggiati e sfiduciati, quelli che non lavorano e non studiano. Perché non si lascino andare. Trovino nell’incontro con il Signore la risurrezione su questa vita".

"Alzarsi per mettersi a servizio della società a tenere alta l’attenzione per i più deboli - ha proseguito -. La civiltà di un popolo lo si misura dall’attenzione che ha verso i malati, gli anziani e i poveri. A diffondere una Alleanza per la vita. Dove tutti si sentano coinvolti. Vi chiedo di mettervi a servizio della Chiesa. Anche nella chiesa, talvolta, corriamo il rischio di essere discepoli di Pilato. Di dirci a parole cristiani e di vivere secondo i criteri dei regni di questo mondo. Anche nella Chiesa la tentazione è di agire secondo la mentalità di questo mondo. Serviamo la speranza, organizziamo la speranza, anche nella chiesa, perché siamo incerti, smarriti e divisi anche nella Chiesa, ed è cosa che fa più soffrire. Vi invito e vi esorto, allora, a dare una mano alla chiesa, mettendovi anche voi in cammino insieme a tutta la Chiesa per ascoltare lo Spirito che ci parla, oggi. Vi chiedo di aderire ai gruppi sinodali, esperienza straordinaria, ma che deve diventare ordinaria, dove dal Signore che parla alla sua chiesa, e non solo, individuiamo la rotta che ci attende. Vi chiedo di coinvolgere anche i vostri coetanei. Potrà essere una bella occasione per alzare lo sguardo e cercare di cogliere la direzione del nostro cammino. Siamo nella nebbia, ma non vogliamo restare fermi, vogliamo lasciarci guidare dalla bussola che è il vangelo di Gesù".

Originariamente fissata alla domenica delle Palme, è stata spostata da papa Francesco alla solennità di Cristo Re (la domenica tra il 20 e il 26 novembre). Sono stati ora pubblicati gli “Orientamenti pastorali per la celebrazione della Giornata mondiale della gioventù nelle Chiese particolari”. Il documento firmato dal cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, è un testo ricco di spunti che tira le fila del lungo cammino delle Giornate della gioventù, traguardandolo con l’orizzonte offerto dal Sinododei giovani del 2018 e con la decisione di papa Francesco di spostare la celebrazione delle Giornate mondiali della gioventù dalla Domenica delle Palme alla solennità di Cristo Re, l’ultima domenica dell’anno liturgico, che quest’anno si svolgerà perciò il 21 novembre.

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