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Cronaca

I salesiani investono su Forlì e sul futuro dei giovani del territorio

Ad ormai 69 anni dalla posa della prima pietra, la cittadella formativa salesiana di via Episcopio Vecchio sta per avere il sopravvento anche su quelli che per decenni sono stati i locali dell’oratorio San Luigi

I Salesiani investono su Forlì e sul futuro dei giovani del territorio. Volgono al termine i lavori di riqualificazione del Cnos-Fap di Forlì, in vista dell’ampliamento dell’offerta formativa. "Accanto ai corsi classici e storicizzati - dichiara il delegato regionale Cnos-Fap, don Gianni Danesi - con la recente aggiunta del laboratorio per parrucchieri ed estetisti, stiamo valutando di allargare ulteriormente la proposta, con il possibile coinvolgimento di altri partner ed enti formativi con cui siamo in dialogo per un progetto comune”. La formazione professionale giovanile è da sempre una prerogativa della vocazione Salesiana. "Il nostro fondatore San Giovanni Bosco - continua don Gianni - prese subito a cuore la condizione dei ragazzi poveri di Torino. Non si limitò ad addestrarli e a formarli al lavoro, ma dette loro anche forti basi culturali, perché la società, oggi come allora, richiede questo".

Ad ormai 69 anni dalla posa della prima pietra, la cittadella formativa salesiana di via Episcopio Vecchio sta per avere il sopravvento anche su quelli che per decenni sono stati i locali dell’oratorio San Luigi. "Sì - interviene il direttore del Cnos-Fap di Forlì, Sergio Barberio - acquisiremo anche i locali del pian terreno trasformati in laboratori. L’oratorio continuerà la sua attività in un altro edificio del complesso prima riservato a funzione residenziale, senza dimenticare la possibilità di fruire di spazi comuni con lo stesso Cnos-Fap". Sull’altare del potenziamento del polo formativo è stato sacrificato persino il glorioso teatrino Don Bosco.

"Ci dispiace molto - prosegue Barberio - ma recuperarlo sarebbe stato anti-economico e inutile, vista la presenza in via Nanni della sala multimediale San Luigi, all’avanguardia sul piano funzionale e tecnologico". Attualmente, in via Episcopio Vecchio sono operativi 8 classi di formazione giovanile, più un post-qualifica, per un totale di circa 300 studenti. "Confermo che la ristrutturazione in corso è funzionale a realizzare un polo formativo multifunzionale d’eccellenza, che spazia dalla meccanica all’elettronica, dalla falegnameria alle cure estetiche, in grado di rispondere a un mercato del lavoro in continua evoluzione".

Sono in via di sostituzione e aggiornamento persino le macchine da lavoro all’interno dei laboratori: “Ci stiamo muovendo con attenzione, dopo aver intervistato le aziende locali in merito al loro fabbisogno assunzionale”. E’ in corso la riorganizzazione dell’Opera salesiana di Forlì proprio in termini di spazi e di efficienza. “Adesso accogliamo anche le ragazze – conclude Barberio – e si è persino creata una filiera con ex diplomati, che stanno diventando a loro volta docenti e formatori”. Al termine della riqualificazione e del reperimento dei nuovi spazi, per una spesa che si aggira sui 700.000 euro, di cui 100.000 erogati dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la cittadella formativa salesiana potrà coinvolgere sino a 600 giovani.

La storia

Il Centro di Formazione Professionale “Don Bosco” di Forlì, che fa parte della Associazione Nazionale Cnos-Fap, è sorto nel 1952 per volere dei Salesiani e dell’allora direttore dell’Opera don Pietro Garbin. Il 31 gennaio 1954 ci fu l’inaugurazione ufficiale del nuovo Istituto Salesiano “Orselli” e nello stesso anno fu allestito un Laboratorio di Meccanica con due torni paralleli, una fresatrice universale, un trapano a colonna ed un seghetto alternativo. Negli anni seguenti ci fu un notevole impulso e già nel 1959 l’avviamento professionale contava 113 allievi, con la realizzazione dei nuovi reparti di tornitura, aggiustaggio e saldatura. Nel 1975 il Centro assumeva la nuova denominazione, di Cnos-Fap (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale).

Le qualifiche conseguibili nel Centro di Forlì erano quelle di aggiustatore meccanico, tornitore meccanico, fresatore e congegnatore meccanico. Nel 1982 diventa operativo il primo Tornio a Controllo Numerico. Nel 1983 fu inaugurata la prima aula di Informatica. Dalla fine degli anni ’80 e per tutto il decennio successivo l’offerta formativa viene aumentata con iniziative di formazione superiore e Ifts sulle tecnologie Cad-Cam, Corso per tecnici d Controllo Qualità, Gestione dei tirocini per studenti del III anno dell’Università di Bologna di ingegneria meccanica ed aerospaziale sede di Forlì, tecnico multimediale, design industriale, nonché corsi per aziende del territorio per rispondere a loro specifiche esigenze, come pianificazione dei processi aziendali, implementazione del sistema qualità e lingua inglese.

Contemporaneamente furono realizzati il laboratorio di macchine utensili a Cnc con tornio e centro di lavoro e l’aula per la tecnologia Cad-Cam. Il 22 Gennaio 2002 il Centro ha ottenuto l'adeguamento del proprio Sistema Qualità secondo la nuova Norma Uni En Iso 9001:2000, ottenendo la Certificazione in Vision 2000 dall'Ente di Certificazione Quaser (Milano) accreditato Sincert. Dal settembre 2010 è attiva una nuova qualifica professionale per operatore dell’autoriparazione, legata all’apertura di un nuovo reparto allestito in collaborazione con Fiat Group all’interno del progetto TechPro2. Inoltre, dal 2009 ad oggi, il Centro si è distinto per la realizzazione di importanti cicli di conferenze su temi educativi offerti all’intera cittadinanza. 

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