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Cronaca

I sopravvissuti del Vajont alla Scuola Media di Villafranca

Lunedì 7 aprile 2014 dalle ore 10.00 alle 13.00 presso la Scuola Media VILLAFRANCA DI FORLI' avverrà la presentazione del progetto a cura degli alunni dal titolo: "Vajont, 9 ottobre 1963: come si costruisce una catastrofe"

Lunedì 7 aprile 2014 dalle ore 10.00 alle 13.00 presso la Scuola Media VILLAFRANCA DI FORLI' la presentazione del progetto a cura degli alunni dal titolo: "Vajont, 9 ottobre 1963: come si costruisce una catastrofe"

Interverranno numerosi alpini, vigili del fuoco e soccorritori che erano presenti quella notte del '63, la famiglia di Tiziana Olivoni, Micaela Coletti e Gino Mazzorana di Longarone (sopravvissuti all'epoca dodicenni), il Sindaco di Forlì, il Dirigente scolastico della scuola media F. Orsini, l'Assessora alle politiche educative e formative, il responsabile del controllo diga di Romagna Acque, il Comitato di Quartiere, la Circoscrizione, Il Parroco di San Martino e di Villafranca, il Comitato dei genitori e le famiglie degli alunni.

Le attività hanno avuto inizio il 9 ottobre del 2013 in occasione del 50° anniversario della tragedia ed in questi mesi ogni alunno e insegnante della scuola ha fatto la sua parte, piccola o grande, per rendere il progetto Vajont un modello didattico interdisciplinare all'avanguardia.

Le materie curricolari, sempre sostenute dalle nuove tecnologie, sono state coinvolte come segue:

Italiano: Lettura di testi, analisi, relazioni, poesie sul Vajont, lettura del libro "Sulla pelle viva" di Tina Merlin, visione del film "Vajont" di R. Martinelli e del monologo di Marco Paolini

Tecnologia: Studio sulla costruzione delle dighe, progettazione e realizzazione del plastico della valle del torrente Vajont

Scienze: Approfondimenti sull'energia idroelettrica e incontri con i tecnici della diga di Ridracoli

Storia: Collegamenti con il periodo storico italiano degli anni '60 anche durante la progettazione della diga e le autorizzazioni governative

Geografia: Studio sul territorio delle valli veneta e romagnola - orografia

Arte e Immagine: Progettazione e creazione delle scultura gemelle "Le onde buone" dedicate alle vittime del Vajont

Lingua Inglese: Traduzione di testi e riviste (San Francisco news del 10 ottobre 1963), attività didattica di comprensione del testo e lessico giornalistico dell'epoca

Lingua Spagnolo: Studio sulla diga di Itaipù (Paraguay), la più grande del mondo e poesia "Oda a la Cascada" di Pablo Neruda


Il progetto è dedicato a Tiziana Olivoni, insegnante di Forlì in servizio presso la scuola media veneta (economia domestica) e deceduta a Longarone travolta dall'onda assassina.

L'idea di un progetto così delicato nasce dall'esigenza di insegnare alle nuove generazioni che per colpa e interessi economici, l'uomo può scatenare una guerra in tempo di pace come fu quella del 9 ottobre del 1963 dove alle 22.39, in soli tre minuti morirono, a causa della frana del Monte Toc nel lago del Vajont, circa 2000 persone. La diga che causò tale strage è ancora al suo posto e solamente dopo 50 anni sono arrivate almeno le scuse ufficiali del governo italiano.

L'analisi della catastrofe è servita poi da viatico per uno studio approfondito sulla sicurezza diga di Ridracoli che è stata costruita in Romagna (Santa Sofia) con finalità di serbatoio idrico con una uscita didattica di 60 alunni avvenuta il 29 marzo (il museo IDRO di Ridracoli ha richiesto alla nostra scuola di poter acquisire tutti i materiali prodotti per esporli durante l'estate in una mostra dedicata), ma soprattutto per analizzare la situazione del "Montone" che scorrendo dentro il paese di Villafranca può rappresentare un rischio per gli abitanti se non viene sottoposto a manutenzione e controllo periodico. Sono stati realizzati reportage video\fotografici e sopralluoghi con gli alunni per verificare lo stato degli argini del fiume romagnolo.

Nelle attività didattiche è stato costruito un plastico in scala 1 x 1.50 mt. che riproduce fedelmente la valle del Vajont e verrà donato al Comitato dei Sopravvissuti di Longarone.

Ogni gruppo di 3 alunni ha inoltre sviluppato un aspetto del progetto in riferimento a territori, personaggi, costruzione delle due dighe (Ridracoli e Vajont) ecc. e sarà questo l'elemento cardine dell'incontro di lunedì 7 aprile in quanto saranno proprio loro a relazionare ai presenti (circa 200) lo studio effettuato e le interviste realizzate ai soccorritori.

E' stato sancito anche un gemellaggio con l'istituto comprensivo di Longarone in quanto un'altra delle attività peculiari è stata la creazione di due sculture gemelle rappresentanti l'onda di acqua come simbolo di unione - vita e non di morte. Una scultura in ferro battuto, specchi e mosaici verrà posizionata geograficamente puntata verso il Veneto nel giardino della scuola di Villafranca e conterrà alcuni frammenti del Monte Toc. Parallelamente l'altra scultura conterrà frammenti della nostra terra di Romagna e verrà donata alla scuola media veneta coordinata dalla Prof.ssa Anna Maria Di Martino (già responsabile di un progetto sul Vajont nel proprio istituto); infatti il 2-3 maggio 2014 gli alunni romagnoli si recheranno in visita ai percorsi della memoria in un viaggio di istruzione che oltrepassa i limiti puramente didattici per giungere ad importanti aspetti umani e di educazione alla convivenza civile oltre che al rispetto della natura, ovviamente accompagnati da Micaela Coletti e Gino Mazzorana.

Al pomeriggio dello stesso lunedì infine, gli alunni della scuola si recheranno presso gli studi di Videoregione di Forlì per la registrazione di una puntata speciale di "Amicoskuola" dedicata al progetto Vajont a cui parteciperanno tutti gli ospiti del mattino.


Un'importante momento di crescita dei nostri ragazzi in una scuola che sta evolvendo e che ha soprattutto valore di riflessione per comprendere che l'uomo non può mai deridere la natura soprattutto quando di mezzo ci sono centinaia di vite umane.


Marco Susanna - Scuola Media Villafranca - Forlì

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