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Cronaca

I Vigili del fuoco omaggiano la Madonna del Fuoco con la deposizione di una corona di fiori

Presente il Vescovo di Forli Livio Corazza che ha benedetto la corona prima della deposizione

Una iniziativa sempre suggestiva è andata in scena domenica. In occasione delle celebrazioni per la Madonna del Fuoco, patrona di Forlì, che si terranno il 4 Febbraio, domenica, giorno della Fiorita, il Comando Vigili del Fuoco di Forli-Cesena e l'associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo sezione di Forli-Cesena, hanno deposto una corona di fiori per omaggiare la Madonna. Presente il vescovo di Forli Livio Corazza che ha benedetto la corona prima della deposizione.

L'omaggio alla Madonna del Fuoco

Alla Fiorita dei bambini alla colonna della Madonna del Fuoco, in piazza del Duomo, sono intervenuti solo i rappresentanti delle parrocchie e delle scuole forlivesi, che hanno depositato i disegni dei bimbi alla base della stele. E' seguito il pellegrinaggio degli ammalati organizzato dalla Consulta della pastorale della salute. Lunedì animerà la giornata la famiglia salesiana guidata dal direttore dell’Opera forlivese don Piergiorgio Placci, in occasione della solennità di San Giovanni Bosco. Mercoledì, festa della Candelora, alle 10 sarà celebrata la messa con benedizione delle candele, seguita alle 15.15 dal pellegrinaggio degli anziani e alle 18.15 dalla messa episcopale con i religiosi e le religiose, in occasione della Giornata della vita consacrata. Anche quest’anno, il 4 di febbraio, la navata centrale del Duomo sarà divisa in due all’altezza delle porte laterali. Se nella parte più ampia, a ridosso del presbiterio, verranno allestite 400 sedute, quella verso l’ingresso sarà lasciata al flusso dei fedeli diretti alle celebrazioni o alla devozione nella cappella patronale. Il portone centrale rimarrà sempre aperto, in modo da consentire la massima ventilazione. Verranno montati due schermi nelle cappelle laterali.

Persino il pontificale del 4 febbraio, ossia la messa delle 11 celebrata solennemente dal vescovo Corazza, sarà in forma ridotta, con la partecipazione dei vicari foranei ed episcopali, nell’impossibilità di invitare tutti i sacerdoti della Diocesi. “Preghiere in preparazione alla festa principale – scrive monsignor Adamo Pasini – sono state recitate fino da tempo antico; ma la novena in forma pubblica non sappiamo che sia stata fatta prima del 1752”. L’illustre studioso cita il canonico Antonio Verzerio, il quale lasciò una donazione in denaro proprio per avviare concretamente la funzione. Le preghiere furono composte dal gesuita padre Bombarda, ma si rivelarono subito troppo lunghe. Il testo ridotto, giunto pressoché immutato ai giorni nostri, entrò in vigore nel 1786. Durante la novena, i musici della Cappella della Cattedrale di Forlì eseguivano Litanie e Tantum Ergo. Adesso, a pochi giorni dall’evento, gli occhi della città sono già puntati alla notte della Vigilia, in cui si rinnoverà il suggestivo rito dell’accensione dei lumini sugli usci e ai davanzali delle finestre, in ricordo del prodigioso incendio del 4 febbraio 1428, da cui scaturì la devozione tutta forlivese per la madre celeste. 

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