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Cronaca

Identità e sessualità a settembre al centro di un convegno

Il corso di “formazione” è rivolto a docenti, psicologi e psicoterapeuti, pediatri, medici di base, neuropsichiatri, consulenti, mediatori, educatori, assistenti sociali, magistrati e avvocati

La sala Icaro del Liceo Classico Morgagni di Forlì ospiterà il prossimo 7 settembre il seminario dal titolo "La costruzione dell’identità e lo sviluppo affettivo-sessuale nell’età evolutiva" organizzato dall’Istituto di Terapia Familiare di Forlì, servizio Co.Me.Te.. Il corso di “formazione” è rivolto a docenti, psicologi e psicoterapeuti, pediatri, medici di base, neuropsichiatri, consulenti, mediatori, educatori, assistenti sociali, magistrati e avvocati, dichiarando pubblicamente all’interno dell’opuscolo divulgativo dell’iniziativa l’inoltrata richiesta di patrocinio al Comune di Forlì, all’Ordine dei Medici, al Miur e all’Ordine degli Psicologi e pubblicizzato all’interno enti e istituti formativi pubblici. "Questa iniziativa nei suoi relatori ha alcuni tra i principali fomentatori dell’allarmismo nazionale intorno alla fantomatica teoria del gender, fautori di una propaganda atta a perpetuare e implementare un atteggiamento di disparità sociale basato sul genere e sull’orientamento sessuale - spiegano gli organizzatori -. Questo fenomeno di mistificazione di contenuti ormai di portata nazionale, continua ad inquinare le sedi e gli organi della trasmissione del sapere, della scienza e della cultura, chiedendo di essere addirittura legittimata dalle Istituzioni e da tutti quegli Organi di Controllo che dovrebbero al contrario prendere le distanze e i dovuti provvedimenti. Soprattutto considerando le linee guida fornite in materia dalle dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle posizioni più volte ribadite su queste tematiche dall’Ordine degli Psicologi, dal Dipartimento per le Pari Opportunità e dal Ministero della Pubblica Istruzione in linea con le posizioni dell’Unione Europea e del partito di maggioranza che ha espresso anche questa giunta comunale, e prendendo coscienza delle relative condanne ricevute sulle stesse tematiche dalla Corte di Strasburgo. Per questo rivolgiamo il nostro appello a tutti quegli Organi di Controllo avente compito di rispettare e tutelare tutte le soggettività che compongono il tessuto sociale auspicandone i dovuti provvedimenti atti ad arginare la portata di queste iniziative in contesti pubblici e le dovute misure di prevenzione perché non si ripetano simili situazioni.

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