Diverse fratture per un operaio caduto da 5 metri d'altezza nel magazzino pieno: scattano due ore di sciopero
L'operaio - giovane e assunto meno di un anno fa - si è dovuto arrampicare su una scala molto alta per arrivare ai manufatti più alti accatastati in magazzino, in questo caso grandi tubi a cui mettere dei tappi
E' caduto da un altezza di almeno 4-5 metri, mentre stava effettuando un lavoro manuale su una scala. E' l'infortunio sul lavoro che si è verificato mercoledì nel tardo pomeriggio all'interno dello stabilimento Marcegaglia di Villa Selva. A metterci lo zampino, a quanto pare, è stato anche il contesto: le incertezze sui mercati causate dalle tensioni internazionali, i costi energetici, le difficoltà di approvigionamenti delle materie prime, stanno dando difficoltà alle produzioni, col risultato che si riempiono i magazzini. L'operaio - giovane e assunto meno di un anno fa - si è così dovuto arrampicare su una scala molto alta per arrivare ai manufatti più alti accatastati in magazzino, in questo caso grandi tubi a cui mettere dei tappi.
Proprio mentre stava eseguendo questo lavoro, l'operaio è stato colpito da un carroponte in movimento che l'ha fatto sbilanciare e quindi cadere a terra da un'altezza elevata. A quanto pare, è possibile che chi manovrava il carroponte non avesse piena visibilità proprio per il magazzino pieno. Sarà in ogni caso la ricostruzione interna dell'accaduto a definire nel dettaglio la dinamica e e le eventuali responsabilità. L'operaio caduto a terra se ha riportato fratture alla colonna vertebrale e la rottura di una caviglia e diverse escoriazioni ad un braccio. Secondo fonti sindacali ne avrà per circa 60 giorni di prognosi. Il giovane è sempre rimasto cosciente durante il soccorso.
Tutti i sindacati - Cgil, Cisl, Uil e Usb - hanno proclamato due ore di sciopero al termine di ogni turno di lavoro. Scrive in una nota Usb Lavoro privato di Forlì: "Da tempo il rappresentante della sicurezza di Usb denuncia all'azienda, inascoltato, che i tubi vengono accatastati ad altezze eccessive e chiesto che si mettano in campo adeguati percorsi formativi per evitare di mandare i lavoratori allo sbaraglio, mettendone a repentaglio la loro incolumità fisica. Molti di questi infortuni sono dovuti alla troppa leggerezza con cui l’azienda cambia mansioni e reparti ai lavoratori senza aver fatto, in questi casi, un'adeguata preparazione e formazione in materia di sicurezza. Come USB riteniamo inoltre grave che i nostri rappresentanti abbiano appreso dell’accaduto solo da altri lavoratori e non direttamente dall’azienda che, come al solito, cerca di non far trapelare nulla".
Aggiunge anche Luca Francia, segretario Uilm-Uil: "Non chiediamo che si fermi la produzione e comprendiamo il riempimento del magazzino, ma quando il magazzino è così pieno bisogna definire misure di sicurezza aggiuntive, sia per non arrivate a cataste così alte di prodotti, sia per dotare per esempio di inbracature di sicurezza i lavoratori che devono salire così in alto. Abbiamo già chiesto un incontro urgente all'azienda per discutere dell'episodio".