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Cronaca

Il Circolo della Scranna compie 120 anni: "Tutto iniziò quando ciascuno portava una sedia..."

E' stato e continua ad essere uno dei luoghi simboli di Forlì, tra iniziative culturali ed eventi di puro divertimento. Dal 1954 ha sede a Palazzo Albicini

Centoventi anni di storia. Era il lontano 1898 quando un gruppo di forlivesi, stanchi del fumo e delle urla delle vecchie osterie, inizia a ritrovarsi in un magazzino vuoto, uno scantinato che nel corso degli anni diventerà uno dei simboli della città. Una comunità che ha visto passare intere generazioni di soci, cementando rapporti di amicizia e un grande senso di appartenenza. "Ci piaceva ballare, organizzare feste e cene, ma c'era il problema delle sedie, per questo iniziammo a portarci ognuno la sedia da casa. Da qui nacque il nome Circolo della Scranna". Sorride Vanni Ravaglioli, mentre sfoglia l'album dei ricordi di uno dei luoghi di ritrovo storici della città. 

"Si veniva a ballare tutte le domeniche, si entrava solo in giacca e cravatta. Per noi ragazzi del posto che non avevamo la macchina era l'ideale, qui si incontravano le più belle ragazze di Forlì". Durante il Ventennio il Circolo della Scranna viene chiuso per qualche anno, ma negli anni d'oro arriva a contare oltre 500 soci. "Si creava una vera e propria lista di attesa - racconta il segretario del Circolo - tante persone volevano entrare a far parte della nostra comunità, ma le sale non potevano contenere tutti". Non perdendo mai la sua originaria finalità ricreativa, col passare degli anni il Circolo della Scranna è stato sempre più spesso teatro di eventi e iniziative culturali. Ogni settimana un concerto, commedie in dialetto romagnolo, presentazioni di libri, oltre a serate danzanti, feste a tema, tornei di burraco e la tradizionale cena domenicale. Venerdì 23 novembre ci sarà una celebrazione per lo storico traguardo dei 120 anni di attività e presenza sul territorio. Lo storico e giornalista forlivese Mario Proli parlerà di com'era Forlì al momento della nascita del Circolo della Scranna.

Uno specchio fedele delle vicende storiche della comunità forlivese, a far da cornice uno dei palazzi più belli e antichi della città: Palazzo Albicini, dal 1954 sede del circolo. Nel salone d'onore si può ammirare sul soffitto "L'aurora che vola verso l'azzurro per portare al mondo la luce e la vita" dipinta da Carlo Cignani, ma anche uno splendido lampadario di Murano con 180 luci. Una lapide posta sulla facciata principale del palazzo ricorda la visita di Dante Alighieri. "Quando Vittorio Sgarbi si trova in città non perde occasione per farsi aprire e venire a vedere gli splendidi quadri", racconta sorridendo Ravaglioli che conclude: "Siamo una bella comunità, un circolo apolitico e apartitico, insieme all'associazione culturale La Foglia ospitiamo dibattiti sui temi importanti per la città, per alcuni soci siamo diventati una seconda casa".

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