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Cronaca

Il calore della famiglia torna per gli anziani ospiti della Zangheri: arrivano 4 "sale degli abbracci"

La casa di riposo Pietro Zangheri ha approntato un piano che permetterà agli ospiti di aveva contatti con le famiglie in massima sicurezza, senza rinunciare all'affetto e una carezza

Mai più anziani soli e reclusi nelle strutture per anziani a causa del Coronavirus. La casa di riposo Pietro Zangheri ha approntato un piano che - a differenza della prima ondata dell'epidemia che ha travolto la struttura così come il resto del mondo – permetterà agli ospiti di aveva contatti con le famiglie in massima sicurezza, senza rinunciare a quella che è una componente essenziale della vita di un anziano, vale a dire una carezza, una parola, il contatto e l'affetto dei propri cari. 

La novità è stata presentata dal nuovo presidente Luca Zambianchi e consiste in tre azioni che permetteranno a tutti i 304 ospiti della casa di riposo del centro storico di avere uno o due contatti settimanali con la famiglia all'esterno. Il progetto 'Nonni 4.0'  vede l'allestimento, già effettuato, di 4 postazioni di “sala per gli abbracci”, due al pensionato e due al reparto Angeletti, oltre che grandi monitor per videoconferenze anche con l'esterno e un'app per la gestione in automatico delle videochiamate. “Per tenere il Covid fuori dalla struttura ci impegniamo su tutte le tecnologie possibili”, rileva Zambianchi

La prima novità è la realizzazione di 4 postazioni per gli abbracci, dove il famigliare e l'ospite della struttura sono separati da un plexiglass con due oblò in cui sono inseriti guanti lunghi un metro e mono-uso. Questo permette di inserire le braccia da parte del famigliare che resta all'esterno della struttura e poter appunto stringere in un abbraccio il proprio caro presente all'interno. Un interfono permette l'amplificazione dell'audio, dato che molti anziani soffrono di parziale sordità. Queste postazioni sono già operative da mercoledì. “Si ri-acquisisce il contatto fisico col 'caregavier' che presta sostegno esterno e morale all'anziano. Il fatto di vedere una persona cara e mantenere gli affetti sociali è fondamentale per l'ospite”.


Ma alla Zangheri è stato allestito anche un sistema di 'Telepresenza', di fatto un sistema di videoconferenza con una dozzina di postazioni, dotate di totem con televisori di grandi dimensioni e touchscreen con videocamera, che permette di sorvegliare l'anziano che si dovesse trovare in isolamento, ma anche metterlo in contatto con gli animatori della casa di riposo, gli altri anziani in quarantena, oltre che permettere se necessario il contatto all'esterno con la famiglia. C'è infine l'applicazione per smartphone 'Parla con noi', che permette di gestire il calendario delle videochiamate e delle visite tramite 'Sala degli abbracci', oltre che richiede tutta una serie di servizi, come per esempio le prenotazioni degli screening. La stessa app permette videochiamate evolute con la condizioni di foto, video e documenti. 

“Sono soddisfatta che la Zangheri abbia accolto in toto l'input del sindaco, dando così il maggior benessere possibile alle persone ospiti, anche psicologico. E' di grande importanza questa possibilità di vedersi soprattutto nel periodo natalizio. La ritengo un'esperienza pilota per altre strutture per anziani di grandi dimensioni”, è il commento dell'assessore al Welfare Rosaria Tassinari. Attualmente alla Zangheri sono presenti 144 ospiti all'Angeletti e 160 al pensionato. Un piano dell'Angeletti è stato adibito a reparto-Covid che attualmente, però, è vuoto. “Il piano concordato con l'Ausl Romagna, che ringraziamo perché viene a fare i tamponi ogni 15 giorni, è che sotto al 5% di ospiti positivi questi vengano isolati in ospedale, viceversa superando questa soglia si attiva il reparto Covid – conclude Zambianchi -. Ad ora ci sono zero positivi in struttura”.

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