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Cronaca

Il Covid rivoluziona anche le lavanderie: panni lavati e stirati a domicilio

Grazie a un messaggio Whatsapp o all'uso di un'app, un fattorino arriva a casa a ritirare una camicia e dopo un'ora la camicia è di nuovo a casa lavata e stirata

Ci voleva il tocco della generazione Z (quella successiva ai Millennial) o, per intenderci, di una ventenne per rivoluzionare un settore incredibilmente tradizionale come quello della lavanderia. E qui non parliamo di lavanderie a gettoni, ma qualcosa che va oltre. Parliamo di lavanderia a domicilio dove, grazie a un messaggio Whatsapp o all'uso di un'app, un fattorino arriva a casa a ritirare una camicia e dopo un'ora la camicia è di nuovo a casa lavata e stirata. Un miracolo? No, una gran comodità.

A informatizzare il settore è stata Alessia Ferri, originaria di Bologna ma che vive a Forlì da vari anni. Insieme al padre Andrea, è titolare di due lavanderie "Lava e Cuce": una all'interno del centro commerciale Punta di Ferro a Forlì e l'altra al Lungosavio di Cesena. Lava e Cuce è un franchising, ma solo per quanto riguarda il brand e i macchinari al top di gamma che tutti i titolari di negozi devono acquistare; per il resto ogni gestore è libero di operare come vuole. E così Alessia e suo padre, durante la scorsa pandemia di Covid, hanno pensato di creare un servizio ancora più utile e completo al cliente non facendolo nemmeno uscire di casa.

Alessia come ti è venuta in mente l'idea dell'App?
Beh ormai tutti i settori sono informatizzati, così ho pensato di gestire anche la lavanderia in questo modo. Insieme a uno sviluppatore informatico abbiamo pensato a un'App semplice e intuitiva dalla quale il cliente può fare tutto, prenotare, dire dove andare a prendere i panni o portarli, a che ora, pagare. Ma non è l'unico canale. Questo servizio si può avere anche con un messaggio su Messenger, su Whatsapp, su Instagram, ma anche telefonando.

Sarà un servizio che costa di più?
C'è un piccolissimo sovrapprezzo per portare i panni puliti a casa. Faccio un esempio: la camicia pulita e stirata portata e presa dal negozio costa 2 euro e 20. Col servizio a domicilio (a Forlì e Cesena, a Ravenna costa un po' di più perché lì non abbiamo negozi) 2 euro e 60. E' una cosa irrilevante. Noi abbiamo già prezzi bassi di base perché lavoriamo con macchine automatizzate. Da noi nessuno stira, ci sono dei robot che lo fanno e lo fanno molto bene. La solita camicia, per esempio, viene stirata in 35 secondi circa. Per questo motivo possiamo permetterci di lavorare molti pezzi. Il nostro record è stato 700 pezzi in un giorno. La media, ovviamente, è più bassa. E, in più, in periodo di covid abbiamo avuto anche un calo di lavoro.

Ma la filosofia del negozio qual è?
Quella di prestare al cliente un servizio h24 e a 360 gradi. Il mio telefono è sempre acceso e ricevo ordini e non laviamo solo. Abbiamo due sarte bravissime che fanno una serie di lavori: dall'aggiustare le maniche di un giubbotto ai servizi di ricameria sui bavaglini dei bambini o i grembiuli dell'asilo. Per la pulizia di capi in pelle, tappeti e per la tintoria ci appoggiamo a un'altra struttura specializzata in lavorazioni più elaborate che fa solo questo.

Farai l'imprenditrice da grande?
Mi piacerebbe. Ho fatto il liceo classico e ora, oltre alla lavanderia, sono iscritta a Economia e Management a Forlì. Ho solo 20 anni ma il settore delle imprese mi piace molto. La mia mamma è una professoressa, però anche lei aiuta me e mio padre a progettare le novità. E poi c'è il mio fidanzato che è esperto di e-commerce e di social marketing. La campagna pubblicitaria per la lavanderia la sto impostando insieme a lui. Del resto lo dico spesso a mio padre che ormai il mondo passa attraverso internet e bisogna imparare a farlo funzionare come vogliamo noi.

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