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Solidarietà

Il cuore del Rotary Club Forlì, donato all'Anffas un sollevapersone. E parte anche il progetto "Fuori Orario"

Il presidente del Rotary Club Forlì Cicognani ha poi evidenziato la solidarietà che è alla base del service per Anffas, un progetto annunciato già qualche mese fa con la consegna di un assegno simbolico con il contributo raccolto

Un sollevapersone per aiutare nella mobilità chi ha bisogno è stato donato all’Anffas di Forlì. La consegna è avvenuta nelle scorse settimane presso i rinnovati locali della sede Anffas, in via Ridolfi, dove si è svolta la cerimonia di conferimento dell’ausilio donato dal Rotary Club Forlì all’Associazione che supporta le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Erano presenti la presidente Anffas, Giuliana Gaspari, la direttrice, Marilena Barzanti, il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, l’assessora alle politiche giovanili del Comune di Forlì, Paola Casara, il presidente del Rotary Club Forlì, Filippo Cicognani, la segretaria del sodalizio, Giovanna Ferrini, il presidente della Commissione Progetti, Luca Montali, e quello della Sottocommissione Progetti di Solidarietà sul territorio, Massimo Saviotti.

"Anffas è una realtà che va conosciuta - ha affermato la Gaspari - non solo da coloro che hanno familiari con disabilità ma da tutta la collettività, perché il bene è contagioso e l’inclusività è un bene prezioso". Il presidente del Rotary Club Forlì, Cicognani, ha poi evidenziato la solidarietà che è alla base del service per Anffas, un progetto annunciato già qualche mese fa con la consegna di un assegno simbolico con il contributo raccolto. Su iniziativa della Sottocommissione Progetti di Solidarietà sul territorio, inoltre, il Rotary Club Forlì e Anffas hanno messo in campo il service “Fuori Orario”, un programma di attività a sostegno delle famiglie che, come affermano i promotori, al proprio interno hanno persone con disabilità e che durante il fine settimana desiderano far trascorrere loro momenti un po’ diversi rispetto alle giornate abituali scandite da orari determinati e da precise attività di routine.

Il service si avvale della collaborazione dei soci del sodalizio che si mettono a disposizione per un turno di 5-6 ore il sabato o la domenica pomeriggio con il compito di supportare gli operatori che sono in servizio con i ragazzi disabili. In tal modo, incrementando e potenziando nel weekend la presenza degli operatori, si offre a un numero più elevato di persone la possibilità di partecipare al programma. "Il nostro Rotary - sottolineano i responsabili del progetto - crede che tutte le persone abbiano qualità visibili e invisibili che le rendono intrinsecamente uniche, ne apprezza le diversità accettando con pari dignità i contributi di tutte e si sforza di creare una cultura inclusiva dove ogni persona sa di essere apprezzata e di appartenere senza alcun tipo di barriera, né fisica, né culturale". 

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