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Il Festival Trasparenze di Teatro Carcere fa tappa a Forlì con "Città sul filo"

A partire da "Le città invisibili" di Calvino, "Città sul filo",  che vede in scena 20 attori detenuti della Casa Circondariale di Forlì (Sezione femminile e maschile) e 5 allievi del Liceo Monti di Cesena, è un viaggio utopico attraverso città ideali e luoghi invisibili che conduce verso un’ipotetica “libertà”

Martedì il Festival Trasparenze di Teatro Carcere fa tappa a Forlì con il debutto alle ore 16.00 de "Città sul filo, storie di esseri alati, viaggiatori e uomini", spettacolo all’interno della Casa Circondariale forlivese (via della Rocca, 4) con la regia di Sabina Spazzoli, Michela Gorini e Alberto Zaffagnini, la drammaturgia è di Sabina Spazzoli, Giovanna Casalboni, Daniela Romanelli, Paolo Turroni, gli allievi del liceo Monti di Cesena e i detenuti della Casa Circondariale di Forlì, la produzione è di Con…tatto Aps e Malocchi & Profu.mi Aps Forli? (in replica mercoledì 22 novembre alle 14.00). 

A partire da "Le città invisibili" di Calvino, "Città sul filo",  che vede in scena 20 attori detenuti della Casa Circondariale di Forli? (Sezione femminile e maschile) e 5 allievi del Liceo Monti di Cesena, è un viaggio utopico attraverso città ideali e luoghi invisibili che conduce verso un’ipotetica “libertà”. Così nelle note di regia: “Città reali, città sognate, città madri, città alienanti, città in guerra, città alluvionate…Le città hanno dato vita ad una drammaturgia originale che prende le mosse dal viaggio utopico di Evelpide e Pisetero, protagonisti di Gli Uccelli di Aristofane, e da Le Città invisibili di Italo Calvino, dove Marco Polo, al cospetto del Kublai Kan, si interroga sul “saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. ….Uno spettacolo racchiuso nella cornice del circo, città intermittente e cosmopolita. Ogni città è un documento sul quale si continua a scrivere, giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, senza che niente venga davvero perduto. Qualcosa rimane nel nome di una via, nella pietra di un edificio, nei ricordi dei suoi abitanti. La memoria, nelle città, non è tempo, ma spazio. Ogni città racchiude il passato e il futuro. Le città sono la scommessa dell'umanità, il luogo dove tutto può finire o tutto può ricominciare daccapo. Salvare una città vale più che fondarla.”

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