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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il Natale nell'era del coronavirus, Bonaccini: "Valutiamo aperture. Ma evitiamo il liberi tutti"

Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, torna ad invitare alla cautela

Su un allentamento delle misure anti-Covid nel periodo di Natale "si sta valutando, avremo una conferenza delle Regioni la prossima settimana". Ma Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, torna ad invitare alla cautela. "Credo - ha detto intervenendo alla trasmissione "Unomattina" su Raiuno - che occorra contemperare due esigenze, da un lato evitare chi diventi una pandemia economica e sociale, ma certamente va evitato il liberi tutti, perche' siamo ancora dentro la curva pandemica".

Ma soprattutto per Bonaccini c'e' ancora tutto il tempo per decidere. "Il tutto - ha sottolineato infatti il governatore - andrà valutato rispetto al reale andamento. Siamo ancora a fine novembre, ci sono ancora un po' di giorni per valutare quale puo' essere la condizione di equilibrio migliore, mettendo la salute al primo posto. Se qualche apertura ci puo' essere va fatta nella miglior sicurezza possibile".

L'Emilia Romagna vede giallo

La frenata dei contagi e soprattutto dei ricoveri avvicina il ritorno in zona gialla per l'Emilia-Romagna. Mercoledì, ha annunciato il governatore, "ci sono 400 contagiati in meno rispetto a martedì, abbiamo addirittura il segno meno nei ricoverati sia in terapia intensiva che in reparti Covid. Le misure restrittive stanno cominciando a funzionare". Bonaccini torna a due settimane fa, quando il Governo mise la regione in zona arancione poche ore dopo la firma da parte del ministro Roberto Speranza dell'ordinanza che introduceva limitazioni supplementari alla zona gialla, scelta fatta allora anche da Veneto e Friuli Venezia-Giulia. Un fatto che prese quantomeno in contropiede la Regione. "La cosa mi e' sembrata un po' curiosa, ma avete sentito una mia dichiarazione polemica? Ci siamo dati da fare per cercare di rispondere alle inquietudini e ai bisogni dei cittadini". 

Vaccini

Nei prossimi giorni partira' in due ospedali dell'Emilia-Romagna (il Policlinico di Modena e il Sant'Orsola di Bologna) la sperimentazione di uno dei vaccini anti-Covid, quello di Oxford AstraZeneca, giunto alla fase 3. Fin da ora il presidente della Regione si raccomanda perche' tutti i cittadini si vaccinino, quando il siero sara' finalmente a disposizione: "Speriamo di dare un nostro piccolo contributo. Dico a tutti: ci si vaccini quando sara' disponibile, perche' e' la migliore opportunita' che ci verra' offerta per uccidere definitivamente il virus".

L'intervento di Morrone

Sull'Emilia Romagna al livello medio di restrizione interviene il deputato Jacopo Morrone: "E' curioso che sia stata degradata a zona arancione quando altre regioni hanno problemi ben più gravi e sono rimaste in zona gialla. Ma non si vanti di non aver innescato polemiche con il Governo su questa discutibile decisione che sta penalizzando fortemente la nostra regione dal punto di vista sociale e economico". Prosegue il segretario della Lega Romagna: "Già nei primi sei mesi 2020 i report economici hanno segnalato ‘pesanti ripercussioni’ del lockdown sulle attività dell’Emilia-Romagna. L’attuale posizionamento in fascia arancione potrebbe dare il colpo di grazia soprattutto a fronte dei provvedimenti punitivi che il Governo Conte preannuncia per il periodo natalizio, innescando una sorta di clima criminalizzatorio contro chi sostiene la necessità di allentare le limitazioni non giustificate dai dati. E poi, presidente Bonaccini, non è vero che Lei si è dato da fare per rispondere alle inquietudini e ai bisogni dei cittadini. Non facciamo altro che incontrare esercenti e commercianti che abbasseranno le saracinesche per sempre, perché – affermano – non ne vale più la pena".

"Forse ci sarebbe voluto più coraggio e più autorevolezza da parte Sua, nel ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni, nel difendere davanti al Governo le esigenze dei settori economici e delle comunità spesso penalizzate senza ragioni. La ‘pandemia economica e sociale’, infatti, è ormai una certezza e avrà effetti ben più gravi dell’emergenza sanitaria perché inciderà anche sul futuro delle giovani generazioni. Certo si sarebbe dovuto fare di più nei mesi estivi per rafforzare sanità pubblica e trasporti - conclude -. Non lo ha fatto il Governo Conte per incapacità, ma non lo ha fatto a sufficienza neppure la Regione Emilia-Romagna. Non vogliamo certo sottostimare la pericolosità dell’epidemia, tuttavia in cabina di comando, presidente Bonaccini, serve lungimiranza, senso di responsabilità, trasparenza e certezza dei dati su cui si basano le decisioni. E’ ora di piantarla con il terrorismo sanitario, con il rincorrersi di decreti e ordinanze che si smentiscono a vicenda e con i divieti ingiustificati. Regole sì, ma con giudizio".

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