Il papà dei Musei San Domenico: Forlì ricorda l’architetto Gabrio Furani ad un anno dalla scomparsa

Nel primo anniversario dalla scomparsa dell’architetto Gabrio Furani, l’Amministrazione comunale, i familiari e i colleghi hanno organizzato un momento simbolico di ricordo nella chiesa di San Giacomo, luogo nel quale, facendo seguito al pronunciamento del Consiglio comunale, troverà collocazione nei prossimi mesi una epigrafe commemorativa. Professionista di altissimo livello, uomo di grande sensibilità culturale, intellettuale raffinato e pragmatico, Gabrio Furani è stato a lungo dirigente del Comune di Forlì e dal suo lavoro sono scaturiti restauri e progettazioni di alcuni tra i più importanti edifici della Città: dai Musei San Domenico, alla sede Enav Academy, dal Campus Universitario alla sede di Ingegneria all'aeroporto, diventando un punto di riferimento tanto per il Comune quanto per la Città di Forlì.

Furani avrebbe compiuto 69 anni il 14 giugno 2021. Si è spento dopo aver lottato contro un tumore. Già storico dirigente del Comune di Forlì, si può considerare il padre del progetto di restauro del complesso monumentale del San Domenico. Ma Furani ha messo la firma su altre grandi opere contemporanee, come ad esempio la nuova sede della Facoltà di Ingegneria Aeronautica e Meccanica e del Centro Nazionale di Formazione dell’Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo). Nel corso degli anni ha inoltre partecipato al restauro della Rocca delle Caminate (Predappio) per il Centro di Ricerca Universitario in campo aeronautico, ma fra le opere più significative che ha coordinato sia in fase di progettazione che di esecuzione, con le mansioni tipiche del responsabile del procedimento, ci sono la ristrutturazione del Teatro Diego Fabbri di Forlì, il restauro del complesso monumentale di Santa Caterina per uso scolastico, la costruzione della nuova piscina comunale, del centro di atletica C.Gotti, il restauro di Palazzo Gaddi per usi culturali e il nuovo Campus Universitario di Forlì.

Ha svolto anche attività formative nei centri di formazione professionale locali, con particolare riguardo per le materie di legislazione urbanistica e legislazione dei lavori pubblici. Ha inoltre condotto seminari di livello universitario sia su tematiche territoriali sia sul restauro dei monumenti. Ha collaborato come relatore esterno a diverse tesi di laurea su tematiche di interesse per il Comune di Forlì. I risultati dei piani e progetti svolti sono stati pubblicati su numerose riviste specializzate e volumi a stampa. I temi del restauro architettonico e le ricerche condotte sul tessuto storico di Forlì trovano una loro sintesi nel volume “Forlì, restauro dei monumenti”, pubblicato nel 2002 (Nardini Editore, Firenze) e nel volume "Il restauro del San Domenico", pubblicato nel 2013 (InMagazine, Forlì). E' stato coordinatore scientifico di una collana di libri di architettura e restauro di InMagazine, Forlì, la cui ultima pubblicazione è stata "Il Campus di Forlì", a cura di Lamberto Rossi e Marco Tarabella, 2015.

Anche Italia Nostra si unisce alla commemorazione del socio onorario Furani: "Esempio e riferimento costante delle azioni volte al recupero del patrimonio comune. Grazie al suo impegno la rinascita del complesso di San Domenico fu il primo progetto finanziato in Italia fra i “Giacimenti culturali”. Un anno fa auspicammo che Forlì onorasse il suo ricordo intitolandogli uno spazio di quel luogo divenuto centrale per la cultura forlivese, destinato ad accogliere i Musei della città e le grandi mostre. Quel restauro aveva anche consentito il ritrovamento degli affreschi del Refettorio prima sconosciuti e gli scavi archeologici sotto alla chiesa che hanno portato ad un ulteriore spazio museale allestito in attesa di essere aperto al pubblico".