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Cronaca

Il ritorno dell’ospite d’inverno: il pettirosso torna a fare capolino tra le case della città

Nei periodi invernali lo troviamo frequentare volentieri anche la nostra Forlì, che inizia a popolare scendendo dai quartieri di nidificazione collinari e montani in cui vive nei mesi dalla tarda primavera fino ai primi freddi autunnali

Il Pettirosso, un piccolo uccellino che tutti noi abbiamo imparato a conoscere fin da bambini, piccolo batuffolo di piume e penne che spesso frequenta i nostri davanzali alla ricerca di poche briciole di pane. Nel nostro immaginario questo delicato passeriforme è associato all’inverno ed in effetti, a pensarci bene, lo si vede spessissimo in città durante i mesi più freddi dell’anno per poi andarsene chissà dove. 

"Nel forlivese il Pettirosso (Erithacus rubecula) è in parte sedentario, migratore parziale e svernante. Nei periodi invernali lo troviamo frequentare volentieri le città, che inizia a popolare dopo aver effettuato brevi spostamenti verticali, scendendo dai quartieri di nidificazione collinari e montani in cui vive nei mesi dalla tarda primavera fino ai primi freddi autunnali. A volte, ai nostri pettirossi “romagnoli”, si associano popolazioni dal nord Europa, in migrazione verso quartieri di svernamento più a sud, favorendo così quel rimescolamento genetico che è fondamentale per il rafforzamento genetico di ogni specie selvatica. Molto curioso e confidente, non è raro vederlo frequentare (nel periodo invernale) le mangiatoie artificiali alla ricerca di semi e bacche oppure perlustrare il terreno (su cui ci muove saltellando agilmente) per reperire lombrichi ed altri piccoli insetti" racconta Riccardo Raggi, guida ambientale escursionistica e fondatore di RomagnaTrekking

"A dispetto delle sue apparenze gentili, sa essere alquanto aggressivo verso gli individui della sua stessa specie, quando si tratta di difendere il proprio territorio riproduttivo, ed anche nei confronti di uccelli di taglie più grandi se si tratta di affermare il “possesso” di una mangiatoia ricca di semi. Il suo canto liquido e trillante, unito all’ostentazione della vistosa colorazione rosso-arancio del petto e faccia, ci indicano la definizione e/o la difesa del suo territorio di riproduzione, azione che avviene già nelle prime settimane di gennaio. Assiduo frequentatore delle zone boscate, in inverno lo possiamo trovare anche in parchi cittadini, arbusteti, aree agricole e urbanizzate ed aree aperte" racconta Raggi 

Così, nelle prossime settimane, ogni qualvolta gettiamo lo sguardo fuori dalla finestra e scorgiamo una macchia arancio in un cespuglio o udiamo un trillo squillante dalla cima di un albero, potremo dire, come scriveva il poeta Aldo Spallicci, “…di petross i canteva dri de foss, cme un campanlin d’arzent scrullend i rem…” (“… dei pettirossi cantavano vicino al fosso, come un campanellino d’argento scuotendo i rami…”).

(nella foto, un pettirosso sotto la nevicata di inizio 2017 nelle colline forlivesi - Foto Forlitoday)

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