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Cronaca

Il secco è calato del 20%, gli ambientalisti: "Inceneritore, si può ridurre la portata massima del 2021"

Il Covid, ma anche la gestione Alea, ha portato ad una diminuzione che sfiora il 20% dei rifiuti indifferenziati in provincia di Forlì-Cesena

Il Covid, ma anche la gestione Alea, ha portato ad una diminuzione che sfiora il 20% dei rifiuti indifferenziati in provincia di Forlì-Cesena. Per questo, le associazioni ambientaliste ribadiscono la necessità di diminuire la portata massima dell'inceneritore di Hera nel 2021, essendoci “margine” anche secondo le previsione della Regione, che stima per l'impianto di Forlì un uso di 108.833 tonnellate, al di sotto delle 120mila autorizzate.

La Delibera di Giunta Regionale del 16/11/2020 , in attesa del prossimo Piano Regionale dei rifiuti 2021-2026, ha pianificato la gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna per l’ anno 2021 sulla base dei dati di produzione rifiuti 2020. La suddetta delibera sottolinea che nel 2020 si è registrato in regione un decremento medio della produzione dei rifiuti indifferenziati residui dell’ 11,8% rispetto al 2019 . In particolare la diminuzione in Provincia di Forlì-Cesena è del 19,8%, dove si aggiunge la riduzione dei quantitativi prodotti dal bacino Alea, vale a dire il Forlivese. In particolare la delibera prevede per il 2021  due componenti di flusso di rifiuti all'inceneritore di via Grigioni: una dalla provincia di Forlì-Cesena per 50.535 tonnellate ed una dalla provincia di Ravenna per  58.298 tonnellate, per un totale appunto di 108.833 tonnellate.

Protestano Alberto Conti , coordinatore del TAAF (Tavolo delle associazioni ambientaliste), Natale Belosi , Rete Rifiuti Zero, Fridays for Future e Parents for Future Forlì: “Nonostante ciò, è confermato per il 2021 il quantitativo di rifiuti urbani da incenerire  a Forlì pari a 120.000 tonnellate. Nella delibera è sancito che nel 2020 sono state bruciate 135.000 tonnellate, grazie alla determinazione 43 del 20-03-2020 del Presidente della Regione che ne prevedeva un incremento causa covid, mentre alla fine i quantitativi sono diminuiti,  consentendo  così ad Hera di incenerire  15.000 tonnellate in più, in deroga al patto stabilito nel 2016 del limite massimo a 120.000 tonnellate. Poiché i dati della Regione smentiscono tale infondata previsione,  sarebbe stato doveroso riconoscere una diminuzione di 15.000 tonnellate nel 2021 . Così non è stato , per cui si chiede di rimediare con una trattativa immediata: il Sindaco di Forlì potrà, in rappresentanza di tutto il Consiglio Comunale, senza distinzioni di parte,  rivendicare legittimamente la riduzione compensativa a 105.000 tn la quota di rifiuti urbani (non speciali che non possono essere smaltiti a Forlì, come da accordo precedente ) da incenerire nel 2021, per poi affrontare il confronto su tutti gli altri punti”

Ed ancora: “E' più che realistico ipotizzare che, di qui a qualche mese , la riduzione ulteriore di rifiuti urbani nelle due province, tanto maggiore quanto più largamente nei territori sarà attuato il sistema di raccolta porta a porta spinto con tariffa puntuale , potrà consentire una diminuzione aggiuntiva di 10.000 tonnellate annua fino alla  definitiva chiusura dell’ inceneritore nel 2025 o forse anche prima. Occorre che la Regione riconosca i meriti della comunità forlivese e le conferisca il premio conseguente, finora mai riconosciuto al nostro territorio. Il prossimo  Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti dovrà ratificare questo percorso”.

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