Il sogno di Daniele e la lode al "Baracca": "Voglio diventare ufficiale pilota dell'Aeronautica Militare"
"Se 10 anni fa mi avessero chiesto chi fossi probabilmente avrei risposto dicendo che volevo fare il pilota di elicottero", racconta
Tra i diplomati con lode dell'Istituto Tecnico Aeronautico "Baracca" di Forlì c'è anche Daniele Sanquerin. "Se 10 anni fa mi avessero chiesto chi fossi probabilmente avrei risposto dicendo che volevo fare il pilota di elicottero, punto - racconta -. E ora che della mia vita ho in mano le redini, non posso dire nulla di diverso. Sono sempre io, con gli stessi sogni, con gli stessi occhi. Sono cambiate tante cose però, sono diventato un uomo, ho scoperto il mondo, ho rincorso treni e perso fermate, ho lasciato tutto per ritrovarlo all’arrivo".
Daniele, ci può raccontare il suo cammino di maturazione?
"Partirei da quando ho iniziato la scuola, avevo 13 anni e ho deciso di andare all’Itaer, vivere distante dai miei genitori, assieme ai miei compagni, poi divenuti fratelli, in convitto a Cesena. Un cambiamento radicale, duro e improvviso, che mi ha svoltato la vita. Ho scoperto così tante cose, conosciuto così tante persone, che dopo i primi 3 anni ero cambiato totalmente, dal carattere all’aspetto fisico. Proprio dal terzo anno mi accorsi di quanto fosse bello il film che mi girava attorno".
Cioè?
"Da quel momento ho fatto di tutto per renderlo ancora meglio. Ho iniziato a girare, divertirmi, esplorare e assumere consapevolezza di me, consapevolezza delle mie capacità e dei miei limiti, riuscendo a bilanciare un rendimento scolastico notevole al resto della mia vita, fatta di amicizie, bei ricordi e tante risate".
Cosa ricorderà con maggior piacere?
"La cosa che mi rimarrà di più impresa dell’aeronautico saranno i miei compagni di classe, unici e uniti, liberi di dimostrare che potevamo tutto". L’ambiente sereno e sciolto, grazie a professori che sono diventati parte del gruppo, una dirigenza a nostra disposizione e soprattutto la passione per qualcosa di indescrivibile, il volo. Ho imparato tanto, ho amato ogni giorno lì dentro senza mai rimpiangere le mie scelte, fino alla fine".
Ora cosa le aspetta?
"Ora che tutto è finito, ho dimostrato a me stesso e al mondo quanto valgo ma, devo ricominciare da capo. Mi mancherà il caro itaer, mancherà ogni giorno perché custodisce gli anni più belli passati con le persone più belle. Proseguirò la mia strada, nuovo capitolo, nuove persone, stesso sogno".
In particolare?
"Ho dedicato gli ultimi mesi al concorso per diventare ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare; darò tutto me stesso per diventarlo e farlo nel pieno delle mie capacità e qualità".
Come è andata?
"Attualmente ho superato tutte le fasi concorsuali e attendo la chiamata per iniziare a scrivere questa nuova pagina della mia vita. Nel futuro sono certo che farò ciò che mi rende felice, senza mai togliere spazio ad amici, affetti e passioni. Voglio vivere e lasciare il segno, il ricordo della parte migliore di me. Sono certo che nei prossimi anni scriverò un libro, perché ho troppe cose da dire al mondo e un sacco di esperienze uniche da raccontare: iniziate proprio lì, cinque anni fa, all’istituto aeronautico Francesco Baracca, che mai dimenticherò".