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Cronaca

Il tentato omicidio svela un traffico di droga: tre persone indagate

Le indagini dell'Arma di Riccione hanno permesso di ricostruire la rete di spaccio messa in piedi all'interno di un'azienda

Un vasto traffico di stupefacenti, messo in piedi da una famiglia di Coriano, è il retroscena del tentato omicidio di un 25enne marocchino residente a Forlì avvenuto lo scorso 19 settembre nel paese dell'entroterra riccionese. In quell'occasione, ad essere arrestati, furono padre e figlio di 21 e 45 anni origini foggiane. Il proseguo delle indagini dell'Arma ha portato a scoprire altri tre soggetti che all'alba di martedì sono stati colpiti di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Rimini ed eseguita dai carabinieri di Riccione. Sarebbero questi, un 40enne, un 43enne e la moglie 40enne di quest'ultimo, ad aver messo in piedi il giro di spaccio che aveva poi portato all'accoltellamento della vittima per una serie di debiti legati alla droga.

Secondo gli inquirenti del'Arma, che hanno ricostruito il traffico nel corso di un'indagine durata 8 mesi e fatta di pedinamenti e appostamenti che hanno permesso di documentare numerose cessioni di hashish e cocaina, l'attività di spaccio avveniva all'interno di una ditta nell'entroterra riminese dove lavoravano gli indagati. Gli incontri con gli acquirenti, secondo quanto emerso, sarebbero stati mascherati come appuntamenti di lavoro durante i quali gli spacciatori fornivano “le misure” o ancora “le finestre”. Frasi criptiche che, per i carabinieri, si riferiscono ai quantitativi di droga da smerciare. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 50 grammi di hashish. Dei tre indagati, il 40enne è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere mentre, il 43enne, agli arresti domiciliari e, la donna, sottoposta all'obbligo di firma.

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