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Cronaca

Immigrazione, presentato il dossier statistico: in provincia l'11% della popolazione è straniero

Nel dettaglio, al 31 dicembre scorso, secondo i dati Istat, i cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna "sono 537.556, in flessione di poche decine di unità rispetto all'anno precedente"

In leggera flessione, ma comunque presenti in numero superiore rispetto alle altre regioni, in maggioranza donne e con un'età media inferiore ai 35 anni, nettamente sotto la media nazionale, che si attesta sui 46 anni. Questi, in sintesi, i dati relativi all'Emilia-Romagna contenuti nel Dossier statistico immigrazione. Nel dettaglio, al 31 dicembre scorso, secondo i dati Istat, i cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna "sono 537.556, in flessione di poche decine di unità rispetto all'anno precedente, e costituiscono il 12,1% della popolazione complessiva". Si tratta del dato più alto fra le 20 regioni italiane, e l'incidenza "risulta in leggero incremento rispetto all'anno precedente perché la popolazione italiana, e con essa quella complessiva, risulta in più marcato decremento, per effetto di un'ulteriore contrazione delle nascite e del drammatico incremento dei decessi" dovuto alla pandemia. Di questo 12,1%, proveniente da oltre 170 Paesi, circa un quarto è composto da cittadini dell'Unione europea, mentre il restante 9,3% da cittadini extra-Ue. Si conferma "la più alta incidenza dei residenti stranieri nei territori nord-occidentali della regione: nella provincia di Piacenza si registra un tasso del 14,6%, seguita da Parma al 14,3%". Al terzo posto, con un'incidenza del 13%, si colloca Modena, seguita da Reggio Emilia (12,2%), poi, sotto la media regionale, Bologna all'11,7%, Ravenna all'11,3%, Forlì-Cesena all'11%, Rimini al 10,7% e infine Ferrara al 9,5%. I Paesi più 'rappresentati' sono Romania (17,6% del totale degli stranieri residenti), Marocco (11,1%), Albania (10,5%), Ucraina (5,9%) e Cina (5,3%).

Sul fronte della scuola, aumenta "l'incidenza degli alunni stranieri (in gran parte nati in Italia) iscritti" in Emilia-Romagna nell'anno scolastico 2019-2020, pari al 17,1% del totale (nel 2018-2019 erano il 16,4% e l'anno precedente il 16,1%). I bambini stranieri nati in regione nel 2020 sono invece stati "un quarto del totale dei nati nell'anno", dato molto superiore al 15% registrato a livello nazionale. Luci e ombre, invece, per quanto riguarda i dati regionali sugli occupati stranieri, che "rimangono stabili (circa 259.800, con un'incidenza in regione che sale dal 12,8% al 13,1%, ben superiore al 10,2% nazionale), mentre a livello nazionale calano del 6,4%". Le donne straniere occupate, però, "diminuiscono in modo significativo, da 122.867 a 115.952, passando dall'essere il 47,4% degli stranieri che lavorano al 44,6%". In questo l'Emilia-Romagna è allineata al trend nazionale. Crescono invece, in Emilia-Romagna e in Italia, le imprese dei cittadini stranieri: secondo i dati Infocamere e Unioncamere, "in regione le imprese condotte da cittadini stranieri sono 55.999, il 12,5% del totale, con un incremento del 2,5% rispetto al 2019, mentre le imprese italiane sono diminuite (-1%)". Sul versante delle rimesse, infine, "dopo anni di stazionarietà, i dati della Banca d'Italia indicano un aumento del flusso di denaro inviato dall'Emilia-Romagna nei Paesi di origine dei migranti: da 568 a 706 milioni di euro, con un aumento del 24,3% rispetto al 2019". (fonte Dire)

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