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Cronaca

In punto di morte lascia in testamento circa un milione di euro ad enti di beneficenza

Il Comune ha deciso, con apposita delibera, di inserirsi nei possibili beneficiari, i termini sono ancora aperti

Un fondo da circa un milione di euro a cui possono attingere, per le loro opere,  “enti di beneficenza locali”: è il cospicuo “tesoretto” messo a disposizione da un testamento, quello di Valter Rasi, morto recentemente a 75 anni e che prima del decesso aveva fatto testamento olografo dal notaio Giorgio Oliveri di Forlì. L'eredità è consistente: si tratta di  1.309.064 euro, più due piccoli vani di 47 e 19 metri quadri. Il deceduto ha disposto di lasciare 50mila euro a testa a 7 parenti e quindi, tolta quella quota, resta circa un milione di euro da destinarsi, spiega il testamento, ad “enti di beneficenza locali, quali, ad esempio, case di riposo per anziani, Avis, Croce Rossa, canile, altri enti locali”. 

Il Comune ha deciso, con apposita delibera, di inserirsi nei possibili beneficiari, tecnicamente una “accettazione dell'eredità con beneficio di inventario”, come indica la delibera 438 della giunta comunale. Il municipio si considera beneficiario in quanto il canile è una struttura comunale, ma anche ritenendosi coinvolto dalla voce residuale “altri enti locali”. Anche l'Avis, si evince dalla stessa delibera, ha già avanzato la sua richiesta, essendo tra l'altro il soggetto che si è fatto promotore dell'inventario dei beni del defunto Valter Rasi.

Nella delibera si informa che ci sono ancora pochi giorni per indicare la propria intenzione di essere inseriti nel novero degli “enti di beneficenza locali” che possono attingere dall'eredità, dal momento che quelli espressamente citati nel testamento, vengono segnalati solo come “ad esempio”. Nella delibera si segnala che “l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario deve avvenire entro il termine improrogabile di 40 giorni dalla chiusura dell'inventario, e quindi entro e non oltre il giorno 23/11/2018,” e che “deve essere inserita nel Registro delle successioni presso la cancelleria del Tribunale”.

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