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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo Distretto socio-sanitario, un risparmio annuo di 180mila euro. In via Oberdan i servizi sociali

Il trasferimento dei servizi dalla palazzina di via Oberdan è stato completato

Un'operazione virtuosa che si concretizza in un risparmio annuo di 180mila euro in termini di affitto locali. Taglio del nastro ufficiale mercoledì mattina per il Distretto socio-sanitario di Forlì di via Colombo alla presenza del sindaco Gian Luca Zattini, dell'assessore al Welfare Rosaria Tassinari, del direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini, del direttore del Distretto socio-sanitario Stefano Boni, di Valentina Ancarani in rappresentanza della provincia, del consigliere regionale Paolo Zoffoli e del vescovo Livio Corazza. Il trasferimento dei servizi dalla palazzina di via Oberdan è stato completato. In particolare, nella nuova sede sono stati trasferiti il Centro Unifico Prenotazioni (Cup), gli ambulatori oculistico, ortopedico, cardiologico, otorinolaringoiatrico, e dermatologico, la Distribuzione diretta farmaci, la Distribuzione ausili, le autorizzazioni sanitarie, l’anagrafe, e il Punto Ascolto dell’ Assistenza Domiciliare Integrata (Adi).

Inaugurato il nuovo Distretto socio-sanitario di via Colombo

"E' un qualcosa di nuovo che viene dato ai cittadini forlivese - esordisce Boni -. Abbiamo creato un grosso polo sanitario di prossimità dentro la città stessa. Il trasferimento è avvenuto senza particolari disagi ai cittadini e di questo devo ringraziare gli operatori. Il trasloco ci ha consentito di ragionare sui servizi. Abbiamo ad esempio creato un nuovo box prelievi, passati da tre a quattro, che permette di fornire un servizio più rapido. Abbiamo inoltre implementato la possibilità di prenotare data e ora in cui si vuole effettuare il prelievo. Questo consente ai cittadini che ne vogliono usufruire di limitare al minimo il tempo di permanenza al centro prelievi, che può essere ulteriormente ottimizzato presentandosi al prelievo con l'eventuale ticket pagato".

Il nuovo Cup vede la presenza di undici sportelli, che ha consentito di dividere l'attività amministrativa da quella del prelievo, evitando, evidenzia Boni, "le congestioni che si venivano a creare durante le attese e dare una risposta diversa ai flussi della popolazione. Anche la logista ne ha risentito positivamente". Si stimano circa 600 presenze in tutte le mattine e per questo, spiega il direttore del distretto socio-sanitario, "si sta lavorando per rivalutare la gestione della sosta e lo faremo con l'amministrazione comunale in modo da organizzare il traffico veicolare". Entra nel particolare tecnico Enrico Sabatini, direttore Programmazione e Sviluppo Edilizio Ausl Romagna: "Si tratta di un'operazione che consente di risparmiare all'Ausl 180mila euro in affitto locali. E' stato fatto un bando che ci ha permesso di trovare un offerta del proprietario dello stabile che già ospita strutture sanitarie".

"Da tempo la Regione fa politiche di sviluppo ed investimento sui servizi territoriali - evidenzia Tonini - e non tutte sono ancora venute a compimento. E' un percorso che non si è ancora completato. L'operazione di Forlì è virtuosa. Proviamo ad ampliare l'offerta dei servizi in modo più coordinato e organico, in modo che l'accoglienza sia facilitata". Il progetto della riorganizzazione sanitaria prevede anche una Casa della Salute nell'area dei Portici: "E' un progetto che si sta sviluppando e che con la nuova amministrazione dovremo ragionarci e portarlo a compimento. Manca un pezzettino finale importante che è rappresentato dal piano finanziario dell'opera".

Il primo cittadino Zattini ha parlato di "bellissimo progetto, che dà una risposta migliore al cittadino. Io ne rappresento il momento della verifica, perchè se qualcosa che non funziona le prime lamentele arrivano al sindaco. Ma nessuno si è lamentato". Quello del Distretto socio-sanitario rientra nell'ambito di un progetto più ampio, che, spiega Zattini, "rilancia anche questo punto della città che ha delle criticità. Il nostro obiettivo è quello di migliorare anche quello che è già di buonissima qualità". Nella palazzina di via Oberdan, ha annunciato il sindaco, "andranno tutti i servizi sociali del Comune, mentre per la Casa della Salute si sta valutando l'esatta collocazione. L'ipotesi sul tappeto è una costruzione ex-novo"."Sono importanti organizzazione, le risorse e la professionalità, ma è la persona a fare la differenza - sottolinea Corazza -. E' importante la preparazione, ma la qualità delle relazioni è fondamentale. Deve esserci sempre l'attenzione nel rapporto con le persone e pazienti".

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