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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Taglio del nastro per il nuovo laboratorio della cartiera Manolibera in carcere

Drei ha ribadito il suo sostegno al progetto rilevandone il valore sociale, sottolineando la ricaduta sul territorio in termini di maggiore sicurezza e come fattore propulsivo per l’ampliamento di reti sociali di sviluppo mirate al reinserimento di persone in esecuzione penale

Venerdì alle 12.30 taglio del nastro per i nuovi spazi all'interno della Casa Circondariale di Forlì che ospita il laboratorio della cartiera Manolibera dopo il trasferimento in seguito al cedimento del tetto, consentendo così la ripresa dell'attività produttiva in tempi brevi. Il Laboratorio “Manolibera”, con la produzione di carta da riciclo artigianale, si è consolidato come progetto sostenibile e mirato alla crescita professionale ed occupazionale dei detenuti.

L'esperienza nasce nel 2011 dalla progettazione congiunta di Techne, Hera e Casa Circondariale, partenariato che si è ampliato nel tempo coinvolgendo la Cooperativa Cils, la legatoria Berti, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna-Forlì-Cesena-sede di Forlì, la Provincia di Forlì Cesena, la Camera di Commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, il Comune di Forlì, l’Unione dei Comuni Valle del Savio e l’Unione Rubicone e Mare. Il nuovo partenariato, che ha voluto e fortemente sostenuto la realizzazione del Laboratorio, ha rinnovato nel tempo Protocolli di intesa a sostegno dell'attività produttiva (il più recente siglato il 2 febbraio scorso) secondo il quale ciascun partner si impegna, a vario titolo, allo sviluppo ed alla crescita del laboratorio stesso.

Al taglio del nastro, a fianco di Palma Mercurio, direttrice della Casa Circondariale, il sindaco Davide Drei, i consiglieri regionali Valentina Ravaioli e Paolo Zoffoli, la direttrice di Techne Lia Benvenuti, il direttore di Confindustria Massimo Balzani nonché esponenti di imprese ed enti del territorio. Drei ha ribadito il suo sostegno al progetto rilevandone il valore sociale, sottolineando la ricaduta sul territorio in termini di maggiore sicurezza e come fattore propulsivo per l’ampliamento di reti sociali di sviluppo mirate al reinserimento di persone in esecuzione penale. “Un sentito ringraziamento - ha esordito Benvenuti - direttore generale di Techne – va prioritariamente agli agenti che hanno permesso di mettere in sicurezza le attrezzature e il materiale immediatamente dopo il cedimento del tetto e di fatto hanno consentito una sollecita ripresa della produzione nei nuovi spazi”.

“L’attività del laboratorio – sottolinea Palma Mercurio, direttrice della Casa Circondariale - è uno strumento efficace ai fini del reinserimento sociale, in un’ottica rieducativa e di crescita personale e professionale”. Il laboratorio impiega oggi quattro detenuti e dal 2010 complessivamente oltre 40 persone sono state coinvolte, garantendo loro un'indennità economica, a dimostrazione della continua crescita e sviluppo della cartiera.

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