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Cronaca

Non c'è Natale senza presepio, inaugurata la Rassegna Città di Forlì: in 32 anni quasi 2mila opere

Casa dell'esposizione, aperta fino al 9 gennaio nei giorni feriali dalle 15 alle 18,30 e nei festivi dalle 14,30 alle 19, il Palazzo del Monte di Pietà della Fondazione Carisp di Forlì

Non c'è Natale senza presepio. E dopo lo stop imposto dalla pandemia da covid-19 nel 2020, torna la Rassegna Città di Forlì, giunta alla 32esima edizione. Casa dell'esposizione, aperta fino al 9 gennaio nei giorni feriali dalle 15 alle 18,30 e nei festivi dalle 14,30 alle 19, il Palazzo del Monte di Pietà della Fondazione Carisp di Forlì. Sabato mattina è avvenuto il tradizionale taglio del nastro col vescovo Livio Corazza, il sindaco Gian Luca Zattini, l'assessore Rosaria Tassinari e il presidente della Fondazione, Maurizio Gardini.

“Quest'anno ci troviamo in una sede prestigiosa - ha esordito il presidente dell'Associazione Italiana Amici del Presepe, Sezione di Forlì “Roberto Vallicelli”, Andrea Donori -. Oltre a questa rassegna abbiamo allestito 14 presepi in città e ringrazio per questa possibilità che ci è stata data. Trentadue anni sono tanti e si comincia a sentire un po' la fatica, ma con tenacia vogliamo andare avanti. All'anno vengono presentate una media di 60 opere e se si moltiplica per i 32 anni ci rendiamo conto di quanti ne sono stati realizzati”. 

“Il presepio necessita di un messaggio di estrema attualità - ha ricordato monsignor Corazza, illustrando come quello allestito quest'anno in Curia veda la presenza di un artigiano con l'ipad ad aggiungersi alla figura dell'infermiere inserito nel 2020 -. Cristo nasce oggi e Natale senza presepio non è Natale. Dio che viene nella semplicità e che viene accolto come bambino. Oggi soffriamo della mancanza dei bimbi nelle famiglie e la vita va incoraggiata e non solo difesa. Senza figli non c'è futuro per la nostra società. C'è sempre più preoccupazione e le famiglie vanno sostenute con una risposta di speranza”. 

“Sono entusiasta di ogni iniziativa che ricordi cos'è il Natale – sono le parole del primo cittadino -. Attorno ai presepi tutte le nostre famiglie abbiano creato il concetto di pace e serenità in questo periodo. Dobbiamo trasmettere ai nostri figli e nipoti il valore del presepe, perchè si sta affievolendo. C'è chi vede nel Natale un atto di divisione e prevaricazione, mentre bisogna ricordare che si celebra la nascita di Gesù, oltre che essere la festa dei nostri bambini a cui va trasmesso un principio. Ora l'emergenza nell'emergenza è nel calo delle nascite, una natalità che non permette di sviluppare la nostra società. E quando si parla di famiglia si parla del nostro futuro”. 

“Siamo contenti di aver dato casa agli amici del presepe – ha esclamato Gardini -. Ci sono tanti presepi da poter ammirare, un simbolo che ci riporta ai valori autentici”. L’inaugurazione è stata preceduta della messa in Cattedrale presieduta dall’assistente spirituale A.I.A.P.Fo, don Alessandro Ravaglioli: “Il presepio, umile o di grande arte, qualsiasi possa essere il motivo che muove colui che lo realizza, resta nella sua essenzialità, la rappresentazione del Deus Absconditus, cioè nascosto e invisibile ai nostri occhi, ma che decide di assumere sino in fondo, eccetto il peccato, la nostra natura umana, così da incarnare il vero volto di Dio, che si coinvolge in un’esperienza pluridimensionale a tutto tondo”. 

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