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Cronaca

Consulente per il verde pubblico, polemica politica in Comune

Polemica politica in Comune a Forlì per l'affidamento di una consulenza per un esperto della manutenzione del verde pubblica

Polemica politica in Comune a Forlì per l'affidamento di una consulenza per un esperto della manutenzione del verde pubblica. Con una mozione urgente i consiglieri Mario Peruzzini (Noi con Drei), Paolo Bertaccini (Con Drei per Forlì), Tatiana Gentilini (Gruppo Misto) Paola Casara (Noi Forlivesi), Fabio Corvini (Gruppo Misto) e Fabrizio Ragni, Marco Catalano, Vanda Burnacci (Forza Italia) protestano contro l'affidamento dell'incarico e chiedono di revocarlo.

L'esperto dovrebbe provvedere alla predisposizione urgente della nuova gara di appalto della manutenzione generale del verde pubblico (di circa 2,3 milioni di €), la revisione del Piano del verde e la revisione del regolamento del verde. I consiglieri ricordano che lo scorso luglio viene chiesto ai dipendenti comunali di manifestare entro 4 giorni lavorativi la disponibilità ad eseguire le prestazioni per la predisposizione urgente della nuova gara di appalto della manutenzione generale del verde pubblico, la revisione del piano del verde, la revisione del regolamento del verde, con esito negativo.

Protestano i consiglieri: “Si ritiene che una richiesta di manifestazione di interesse sia cosa assai diversa dalla verifica della esistenza delle competenze interne alla Amministrazione, necessarie per svolgere un lavoro ordinario. Competenze ben presenti nell’organico del Comune di Forlì, con funzionari, ingegneri, architetti, geometri, dottori in agraria, avvocati ecc. che hanno svolto compiti ordinari quali quelli indicati nel bando. Il Servizio Verde ha sempre redatto progetti esecutivi per manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico, anche per importi complessivi superiori ai 5,4 milioni di Euro, ne ha curato l’esecuzione e la direzione, mentre il Servizio contratti e gare ne ha curato gli aspetti di propria competenza, bandi, appalti, aggiudicazione. Sempre il Servizio Verde al momento della pubblicazione del bando era diretto da un ingegnere particolarmente esperto in gare e appalti, addirittura proveniente dall’ex Genio Civile. L’ingegnere in parola veniva successivamente avvicendato, affidando la responsabilità del servizio ad un altro dirigente, ingegnere del servizio Lavori pubblici, anch’esso particolarmente esperto in materia di bandi di gara e di appalti, oltre che ovviamente di lavori pubblici”.

“Il Direttore Generale ha concesso solo 6 giorni di tempo (compresi sabato e domenica) ai dipendenti comunali per presentare la propria candidatura e poi ne ha impiegati 5 per la prima decisione e poi altri 10 per assumere la propria determina.  Tutto ciò in palese concomitanza della scadenza lavorativa del 23 luglio del contratto di cottimo fiduciario con l’associazione temporanea di impresa. Il Direttore Generale il giorno 21 luglio ha assunto una prima determina (non pubblica) per affidare un incarico professionale relativo al verde pubblico e alla predisposizione di un bando di gara, facendo trascorrere solo 3 giorni lavorativi dalla scadenza dell’avviso interno, quindi ha aspettato altri 10 giorni per assume la determina per la selezione pubblica per l’affidamento dell’incarico, cosa che viene fatta il 30 luglio e in seguito a ciò il  bando viene pubblicato in pari data con comunicato stampa”.

“Nell’interesse pubblico di utilizzare le professionalità già presenti nell’organico dell’Amministrazione Comunale, tenuto conto della necessità di evitare il perdurare di possibili responsabilità contabili ed amministrative con il conseguente aggravio di spese, in relazione alle disposizioni sia della Corte dei Conti, riguardanti l’affidamento di incarichi professionali si pone all’attenzione del Consiglio Comunale la necessità di impegnare il Sindaco di adottare il potere di autotutela, annullando il bando e revocando l’incarico affidato”, è la richiesta formale.

In una nota replicano il sindaco e la giunta Comunale: “Diversamente da quanto affermato da consiglieri nei giorni scorsi, si sottolinea l’assoluta regolarità del procedimento che ha portato all’assegnazione dell’incarico professionale per lo svolgimento di funzioni di supporto specialistico all'Unità Verde, assegnato nel pieno rispetto delle norme e con la massima trasparenza, seguendo le procedure usuali sia nei tempi e nei modi della ricognizione interna, sia nei tempi e nei modi di quella pubblica, con relativa comunicazione alla Corte dei Conti per i dovuti controlli. Peraltro, si fa presente come uno dei nove candidati abbia voluto verificare la corretta assegnazione senza formulare rilievi e come tutti i candidati abbiano presentato domanda dopo la pubblicazione dell'avviso, avvenuta il 23 luglio scorso”.

Per il sindaco “la necessità di ricorrere ad un professionista esterno si è determinata dopo le opportune verifiche svolte dall’Amministrazione, che hanno evidenziato come non vi fossero figure interne in possesso di esperienze e di titoli necessari rispetto ai contenuti dell’incarico e che, d’altro canto, potessero tralasciare l’attività ordinaria per dedicarsi ad attività specialistiche. Non essendovi le condizioni per realizzarle internamente, si è dunque ritenuto necessario affidare all’esterno funzioni non continuative e, insieme, ad alto contenuto specialistico, come quelle richieste.

Quanto ai “Dottori in Agraria”, per citare le figure elencate, si fa presente che in Comune ve ne sono solo due e fanno parte dell’Unità del Verde Pubblico, cioè di quello stesso Servizio impossibilitato a svolgere le attività non ordinarie richieste. A proposito della consistenza del personale, è utile sottolineare che, come risulta da numerosi rapporti statistici, rispetto ad altri Comuni della stessa categoria, il Comune di Forlì è ampiamente al di sotto della media della dotazione e della spesa, sia a livello nazionale che regionale, pur fornendo servizi che pochi altri Comuni sono in grado di garantire”.

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