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Cronaca

Inceneritore, appello degli ambientalisti: "Un nuovo accordo con Hera prima dell'8 gennaio"

Lo scrive Alberto Conti, presidente del Tavolo delle associazioni ambientaliste: “Ribadiamo la necessità di una pronta azione di confronto con la Regione ed Hera per risolvere il problema della riformulazione dell'accordo"

L'8 gennaio scadrà l'accordo con Hera relativo all'inceneritore e il timore delle associazioni ambientaliste è che se non verrà rinnovato con clausole migliorative ci potrà essere il via libera a più inquinamento atmosferico generato dall'impianto. Lo scrive Alberto Conti, presidente del Tavolo delle associazioni ambientaliste: “Ribadiamo la necessità di una pronta azione di confronto con la Regione ed Hera per risolvere il problema della riformulazione dell'accordo.  A quanto risulta, il vigente accordo scadrà in data 08-01-2021 , con conseguente maggior successivo  inquinamento da emissioni dall' inceneritore Hera , se non saranno concordate le  nuove e  migliorative clausole”.

Sempre Conti: “Chiediamo perciò che le istituzioni in indirizzo affrontino con  celerità , efficacia  e determinazione la trattativa con gli interlocutori, portando a casa risultati positivi per la comunità forlivese, come è giusto che sia . A tale scopo ci appelliamo al sindaco ed ai nostri amministratori affinché mettano in campo la massima unità di intenti e di azione.  Noi non mancheremo di offrire il nostro fattivo contributo”. La proposta del Taaf, assieme a Fridays for Future di Forlì, è di diminuire  la portata del 10% annuo fino allo spegnimento nel 2025.

A sostenere gli ambientalisti, con una loro nota, è il M5S per bocca dei consiglieri Daniele Vergini e Simone Benini: “Condividiamo le preoccupazioni espresse dal Tavolo delle Associazioni Ambientaliste Forlivesi e Fridays For Future, che già lo scorso 10 dicembre avevano sollecitato tutti i Consiglieri comunali e il Sindaco, sulle problematiche legate alla fine dell'accordo siglato nel 2015 tra la Regione, Comune di Forlì ed HERA Ambiente che limitava a 120.000 tonnellate/anno la quantità di rifiuti inceneriti. Appena ricevuta questa comunicazione ci siamo sentiti in dovere di aderire subito, già 4 ore dopo averla ricevuta, mettendo sotto forma di mozione e chiedendo agli altri consiglieri di sottoscrivere quello che TAAF e FFF hanno definito "Patto per la tutela della salute dei cittadini", un elenco di indirizzi di buon senso che il Comune dovrebbe farsi carico di sollecitare in Regione per premiare i sacrifici dei cittadini del comprensorio forlivese che da più di un anno stanno facendo la raccolta differenziata”.

Ed ancora il M5S: “Dalle altre forze politiche sono però arrivate richieste di approfondimento e rinvio a futuri consigli comunali, e non possiamo che prenderne atto, nonostante incomba la data del 8 gennaio dopo la quale secondo il TAAF scatterebbe un "liberi tutti" e quindi l'incremento di rifiuti bruciati nel nostro inceneritore.  In questa vicenda rileviamo purtroppo anche l'inerzia della Regione di fronte agli incredibili risultati di Alea che a nostro parere sono lampanti con il "residuo secco" sceso sotto i 100kg/procapite/anno, possibile che nemmeno questo basti a fermare questi impianti malsani ed obsoleti sia tecnologicamente che scientificamente? Ci uniamo quindi al coro di coloro che chiedono a questa amministrazione di operare di concerto con la Regione al più presto, possibilmente entro il 7 gennaio, per una sospensiva dell'attuale accordo che limita a 120.000 ton/anno la quantità incenerita, per procedere poi ad una stesura di un nuovo accordo che valorizzi e tuteli l'impegno dei cittadini forlivesi nell'essere pionieri di una raccolta differenziata che ci sta avvicinando all'obbiettivo "rifiuti zero".

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