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Cronaca

Inceneritore dannoso per la salute? Hera: "Allarmismi, nessun nesso di causa-effetto per quelli di nuova generazione"

Il Gruppo Hera esprime "il proprio fermo dissenso" sulla presa di posizione di Ruggero Ridolfi, coordinatore dei Medici per l'Ambiente - Isdee di Forlì, che viene ritenuta "finalizzata a diffondere falsi allarmismi"

Il Gruppo Hera esprime "il proprio fermo dissenso" sulla presa di posizione di Ruggero Ridolfi, coordinatore dei Medici per l'Ambiente - Isdee di Forlì, che viene ritenuta "finalizzata a diffondere falsi allarmismi". E' quanto spiega una nota della multiutility dei servizi pubblici, che ha la proprietà e la gestione dell'inceneritore di via Grigioni. Ridolfi citava delle ricerche mediche relative all'impatto sulla salute delle persone che vivono nei pressi degli inceneritori dell'Emilia-Romagna e quello di Forlì

Spiega la nota di Hera: "Innanzitutto, il trasferimento degli incentivi dagli impianti di smaltimento (termovalorizzatori e discariche) al recupero previsto dal Piano per l’Economia Circolare approvato il 10 febbraio scorso dal Parlamento Europeo non ha tempistiche certe: infatti il Piano deve ancora passare al vaglio del Consiglio Europeo e poi sarà la Commissione Europea ad entrare nel dettaglio delle nuove misure da adottare. Nello specifico, nel citato “dispositivo per la ripresa e la resilienza” (Regolamento UE 241/2021) non c’è nessun riferimento all’incenerimento dei rifiuti".

"D’altra parte, la termovalorizzazione dei rifiuti ricopre, ancora oggi, un ruolo di estrema importanza nel ciclo integrato di trattamento dei rifiuti urbani e speciali e nella transizione verso un modello circolare, per due motivi principali: permette il recupero di energia da rifiuti che non sono recuperabili come materia e rappresenta oggi l’unica alternativa concreta allo smaltimento finale in discarica. Sia a livello comunitario che nazionale, gli ambiti territoriali che dispongono di termovalorizzatori nel proprio perimetro sono quelli che da anni raggiungono i più elevati livelli di raccolta differenziata e che ricorrono alla discarica solo in via residuale: come indicato nell’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA (2020), gli esempi più rappresentativi sono quelli della nostra regione e della Lombardia".

Ed ancora: "Inoltre, relativamente agli impatti potenziali degli inceneritori e contrariamente a quanto affermato nella lettera, ci teniamo a sottolineare che non vi sono studi e ricerche dai quali emerge un rapporto di causa-effetto tra l’esercizio dei termovalorizzatori di nuova generazione, quale quello operativo a Forlì, e lo stato di salute dei residenti nelle aree circostanti. L’impianto di Forlì, come tutti i termovalorizzatori del Gruppo Hera, è gestito nella massima trasparenza: le loro emissioni, sensibilmente al dì sotto dei limiti di legge, sono monitorate in continuo e rese pubbliche h24. Cogliamo infine l’occasione per rinnovare a chiunque l’invito a visitare l’impianto di Forlì per conoscerne da vicino il funzionamento e le molteplici attività di controllo attuate".

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