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Cronaca

Inceneritore, c'è la firma: niente rifiuti da fuori Regione, portata blindata a 120mila tonnellate

Entra nei dettagli l'assessore regionale all'Ambiente Paola Gazzolo: “Questa firma è il frutto dell'attento ascolto del territorio e di una proficua relazione tra enti, insieme con Hera, che già siglato l'accordo che presentiamo"

E' stato siglato venerdì mattina l'accordo per la gestione dei rifiuti all'inceneritore di Hera di Forlì. Di fatto nulla di nuovo rispetto a quanto detto nella riunione della giunta regionale che si svolse in città a fine ottobre. Sono stati concretizzati gli annunci fatti, tre i punti fondamentali: il termovalorizzatore in questione brucerà solo rifiuti urbani, per un massimo di 120mila tonnellate. Inoltre nessun rifiuto arriverà da fuori Regione, anche nel caso di un'emergenza. 

Sullo spegnimento di uno dei due camini nessun dettaglio in più rispetto agli ultimi annunci fatti: ci si lavorerà dopo il 2020.

Soddisfatto il sindaco di Forlì Davide Drei: “A a Forlì sta avvenendo una svolta. Oggi formalizziamo l'annuncio che era stato dato, vista anche la preoccupazione di carichi ulteriori all'inceneritore di Forlì, in seguito all'approvazione dell'articolo 35 dello Sblocca Italia.  Questa è stata percepita dalla Regione Emilia-Romagna e dal gestore, che garantiscono  nessun ulteriore carico quantitativo e  di tipologia extraurbana o speciale,  nemmeno per emergenze extraregionali. Forlì – ribadisce il sindaco -  lavora per la società post incenerimento, investendo sulla raccolta differenziata, sui possibili nuovi modelli di gestione per lo smaltimento dei rifiuti, dando il proprio contributo alla legge regionale sui rifiuti. Per andare verso un progressivo minore carico futuro, l'alleanza tra sindaco e Regione è fondamentale e l'accordo che oggi sottoscriviamo è un passo determinante”. L'assessore comunale all'ambiente  Nevio Zaccarelli ribadisce comunque che ”ci troviamo di fronte a problemi che dobbiamo risolvere e abbiamo chiesto alla Regione di andare verso situazioni migliorative, avendo noi 2 impianti. Come obiettivo negli  anni futuri  resta quello della riduzione ad uno solo, anche se dobbiamo essere i primi ad essere solidali: non possiamo pensare di spegnere tutto, perché poi i rifiuti speciali e ospedalieri qualcuno se li dovrebbe prendere”. 

Entra nei dettagli l'assessore regionale all'Ambiente Paola Gazzolo: “Questa firma è il frutto dell'attento ascolto del territorio e di una proficua relazione tra enti, insieme con Hera, che già siglato l'accordo che presentiamo. Si tratta della traduzione dell'accordo regionale con i gestori,  che su Forlì prende atto della specificità dei questo territorio con due impianti su un raggio chilometrico limitato. La durata è di 5 anni: si bruceranno solo rifiuti urbani per un massimo di 120mila tonnellate. L'altra risposta che abbiamo dato al territorio è che non si disponga l'invio di rifiuti extraregionali, nemmeno in caso di emergenze. L'accordo è stato recepito all'interno del piano regionale dei rifiuti che oggi sarà approvato in giunta”. Nel 2018 sarà spento l'inceneritore a Ravenna e Gazzolo conferma che “se ci sarà spazio, una parte dei rifiuti potrà arrivare a Forlì”.

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ricorda: “Tra poche settimane andremo ad approvare in assemblea regionale il piano dei rifiuti e con questo accordo garantiamo ciò che in molti credevano fossero solo slogan. Si tratta di un risultato atteso da questa comunità, molto importante.  Oggi veniamo a mantenere le considerazioni fatte qui a fine ottobre. Per il futuro mi auguro che in Regione non dovremo più ospitare rifiuti da fuori, ma con questa firma mettiamo al riparo questo territorio, come ci è stato chiesto. Lavoreremo perché non ci siano più due inceneritori”. 

Sulla questione ha preso la parola anche il presidente di Herambiente, Filippo Brandolini: “Questo accordo è importante in quanto, in coerenza con la pianificazione regionale, consente di programmare per i prossimi anni una gestione dell’impianto di termovalorizzazione ancor più mirata a raggiungere le migliori performance ambientali e di efficientamento dei costi. Tutto questo fermo restando il perseguimento degli importanti obiettivi di riciclo e aumento della raccolta differenziata previsti dalla pianificazione regionale. Sul fronte della sostenibilità ambientale, inoltre, è importante ricordare, soprattutto in questi giorni di emergenza nazionale per lo smog, che il contributo dell’incenerimento con recupero energetico dei rifiuti (quindi attraverso i termovalorizzatori) alle emissioni in atmosfera è assolutamente marginale. Fonti autorevoli evidenziano, infatti, che nel caso delle polveri i contributi più significativi sono associati a riscaldamento residenziale, traffico veicolare e processi di combustione con contatto (Fonti: Sinanet – Ispra – Banca dati Snap e Piano di Qualità dell’Aria adottato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna). Senza contare che tutti gli impianti di termovalorizzazione del Gruppo Hera, compreso quello di Forlì, grazie agli investimenti messi in campo negli anni, sono dotati delle migliori tecnologie disponibili e di avanzati sistemi di trattamento per ridurre al minimo le sostanze prodotte dalla combustione. Gli impianti realizzati e gestiti da Herambiente, lo ricordiamo, hanno emissioni del 90% al di sotto dei limiti di legge.”

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