rotate-mobile
Cronaca

Travolge cinghiale e muore, Coldiretti: "Mettere freno alla crescita incontrollata"

"Bastano alcuni numeri per comprendere come ormai la situazione sia sfuggita di mano - continua Ferrini -. Quello dei cinghiali, ad esempio, è raddoppiato negli ultimi dieci anni in Italia"

"La situazione è ormai sfuggita di mano". Coldiretti Forlì-Cesena, attraverso il presidente Andrea Ferrini, commenta così lo schianto mortale in provincia di Piacenza, costato la vita ad un 75enne dopo aver travolto un cinghiale. "L'ennesimo grave incidente avvenuto sulle strade dell'Emilia-Romagna provocato da cinghiali non fa che confermare l’escalation dei danni, dei sinistri stradali e delle aggressioni che vedono protagonista la fauna selvatica - commenta Ferrini -. Anche nella nostra provincia siamo costretti a convivere quotidianamente con i rischi e pericoli legati alla incontrollata proliferazione dei selvatici”.

"Bastano alcuni numeri per comprendere come ormai la situazione sia sfuggita di mano - continua Ferrini -. Quello dei cinghiali, ad esempio, è raddoppiato negli ultimi dieci anni in Italia, raggiungendo un milione di capi e superando le 100 mila unità in Emilia Romagna, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. Non sono a rischio solo le coltivazioni, che pure soffrono pesantemente questa che è una vera e propria calamità. Oggi, come abbiamo più volte denunciato è  la sicurezza lungo le strade, nelle aree rurali e periurbane ad essere è in pericolo per il proliferare di questi selvatici, cinghiali in testa che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Secondo un’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Asaps (Associazione Amici Polizia Stradale), nel 2015 si sono registrati 214 episodi gravi di sinistri con animali dove hanno perso la vita ben 18 persone e 145 sono rimaste ferite".

“Già un mese fa - afferma Ferrini - avevamo denunciato questa situazione intollerabile, lanciando un appello diretto alle istituzioni regionali e locali (in primis all’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca, al dirigente del Servizio regionale Attività Faunistico-Venatorie), ma anche al Prefetto della provincia di Forlì-Cesena, appello col quale abbiamo chiesto che si adottino provvedimenti urgenti e necessari alla tutela della sicurezza stradale, delle produzioni agricole e zootecniche locali, ormai totalmente alla mercé di cinghiali e selvatici”. Dinanzi a tale situazione gli agricoltori di Coldiretti auspicano da parte delle istituzioni "pronti interventi a partire da una riforma  improcrastinabile della disciplina in materia di pianificazione/gestione degli animali selvatici che punti ad adeguate azioni di riduzione della densità faunistica tale da ripristinare condizioni di tutela delle imprese agricole e di garanzia dell’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio".

"Con questo passo – ricorda ancora il presidente Ferrini – saranno automaticamente ridotti anche i rischi in materia di sicurezza stradale. Non è solo una questione di risarcimenti, ma è diventato un fatto di perduta garanzia del diritto all’esercizio di impresa, di diritto alla sicurezza degli automobilisti e della vita nelle campagne, ma anche nelle aree periferiche delle città. Il problema  non può essere sottovalutato: quello dei cinghiali e dei selvatici è una vera e propria emergenza, ormai cronica, che mette a rischio non solo la sopravvivenza delle nostre aziende agricole, ma anche la biodiversità, l’assetto idrogeologico e quindi lo stesso ecosistema, senza dimenticare appunto il rischio per la sicurezza stradale. Occorre dunque intervenire seriamente per controllarne la diffusione mediante efficaci e applicabili politiche di controllo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Travolge cinghiale e muore, Coldiretti: "Mettere freno alla crescita incontrollata"

ForlìToday è in caricamento