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Giovedì, 25 Aprile 2024
Incidenti stradali

Alina, anche l'Asaps per il no al patteggiamento: "Non rendere inefficace il reato di omicidio stradale"

L'Asaps, l'associazione forlivese che si occupa di sicurezza stradale, sostiene l'appello della madre di Alina Marchetta, Sanda Tudor, che ha scritto al Presidente della Repubblica

L'Asaps, l'associazione forlivese che si occupa di sicurezza stradale, sostiene l'appello della madre di Alina Marchetta, Sanda Tudor, che ha scritto al Presidente della Repubblica per esprimere il suo "motivato dissenso", come madre della vittima, "per il proposto patteggiamento nel procedimento contro chi le ha ucciso la figlia", spiega una nota di Giordano Biserni, Presidente dell'ASAPS. Sempre la nota: "L’ASAPS esprime la sua totale solidarietà e vicinanza alla signora Sanda Tudor per il suo strenuo appello al Presidente della Repubblica nel quale urla il sua totale dissenso alla richiesta di patteggiamento dei difensori della conducente che nell’aprile 2019 ha ucciso sua figlia Alina Marchetta".

"Proposta di patteggiamento  che, se accolta,  porterebbe ad una pena ultra scontata di circa 4 anni che ovviamente non saranno effettivi. Il sistema premiante italiano è  conseguenza di una giustizia che,  per datate carenze strutturali,  fatica ad esigere e a far scontare pene giuste ai colpevoli di Omicidio stradale anche se conducenti alla guida di veicoli in stato di ebbrezza, facendo così retrocedere la tanto auspicata legge 41/2016 al rango di una inefficace “grida” ancora mortificante per chi è già precipitato nel girone del dolore permanente. Ovviamente ci rendiamo anche conto che per superare queste situazioni che vedono perdenti i familiari della vittime sarebbe innanzi tutto necessaria una revisione dell’istituto del patteggiamento per come è concepito,  allo scopo di compendiare gli interessi delle vittime che in questo contesto oggi in pratica non hanno voce".

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