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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali

L'investitore di De Carolis era ubriaco: si va verso l'accusa di omicidio stradale

L'incidente, d'altra parte, è stato ormai del tutto ricostruito da parte della Polizia Stradale. Ci sono numerosi testimoni che avrebbero descritto la scena in modo pressoché univoco

L'accusa che, al termine del vaglio delle carte, potrebbe essere formalizzata a carico del 41enne di Bertinoro che ha investito l'ex senatore Stelio De Carolis venerdì sera è quella di omicidio stradale. Lo prevede la recente normativa che inasprisce notevolmente le pene per questi casi, dove cioè rimane uccisa una persona per un comportamento non corretto alla guida. L'incidente, d'altra parte, è stato ormai del tutto ricostruito da parte della Polizia Stradale, intervenuta sul posto per i rilievi. Ci sono numerosi testimoni che avrebbero descritto la scena in modo pressoché univoco, a partire dalla donna che si trovava ferma alle strisce pedonali per far passare De Carolis, nell'altro senso di marcia della Bidentina, e che ha visto "in diretta" l'accaduto, con l'investimento dell'ex senatore, ottantenne, quando ormai aveva già effettuato più della metà dell'attraversamento della strada, regolarmente sulle zebre.

Il reato di omicidio stradale potrebbe inoltre essere aggravato dallo stato di ebbrezza del 41enne alla guida della Nissan Micra che ha colpito De Carolis. La Polizia Stradale di Forlì, distaccamento di Rocca San Casciano, già nell'immediatezza del fatto ha effettuato il test dell'alcol, sul luogo dell'incidente stesso, e pare che il valore emerso abbia indicato uno stato di ubriachezza superiore al limite in cui scatta la denuncia penale (0.8 di alcolemia, mentre per la sola sanzione amministrativa è 0.5). D'altra parte la strada era illuminata in quel punto, il pedone si trovava già in una fase avanzata dell'attraversamento e pure il contesto lasciava presupporre la sua presenza, dal momento che il flusso di macchine nel senso di marcia opposto era appunto già bloccato per il suo transito. Sarà ora la Procura della Repubblica di Forlì a dover formulare le accuse esatte. Il fascicolo è in mano al procuratore capo facente funzioni Filippo Santangelo

Purtroppo i rilievi e le eventuali accuse che saranno formulate non restituiranno certo la vita a Stelio De Carolis. Originario di Fumone, in provincia di Frosinone, aveva 80 anni. La sciagura si è consumata intorno alle 18 di venerdì nel tratto della strada provinciale Bidentina che prende il nome di via I Maggio, a Meldola.  De Carolis è rimasto ucciso sul colpo dopo esser stato investito da un'auto. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, ma per l'ex parlamentare non c'è stato nulla da fare.

Travolto da un'auto, è morto il senatore Stelio De Carolis

De Carolis era uscito di casa per gettare la spazzatura. Mentre stava attraversando sulle strisce, in un senso le auto si sono fermate (direzione Civitella), mentre dall'altro (direzione Forlì) il conducente di una "Nissan Micra", un 41enne bertinorese, non si è accorto del pedone, falciandolo in pieno. La violenza dell'impatto ha fortemente danneggiato la parte anteriore angolare della Nissan, mentre anche il parabrezza risulta frantumato, segno che il corpo della vittima dal cofano è stato sbalzato sul vetro. Purtroppo per l'80enne non c'è stato nulla da fare. Sul luogo della tragedia si è portata subito la moglie Vittoria. La notizia ha fatto rapidamente il giro del Forlivese, diffondendosi a macchia d'olio prima a Meldola e poi a Forlì, anche sui social. Sotto shock il 41enne, trasportato all'ospedale di Forlì con codice di lieve entità.

LE REAZIONI: MONDO DELLA POLITICA SOTTO SHOCK

De Carolis, nato a Fumone (Frosinone) il 14 novembre del 1937, è stato un esponente di spicco del Partito repubblicano Italiano, in Parlamento per 14 anni. Il suo massimo incarico fu quello di Sottosegretario alla Difesa. Venne eletto Deputato per la prima volta nel 1987 nella X legislatura, è stato Vice presidente del Gruppo parlamentare repubblicano e sottosegretario di Stato alla Difesa nel VI Governo Andreotti. Venne rieletto anche nell'XI legislatura sempre col PRI fino al 1994 e ha fatto parte della Commissione agricoltura. Aderisce nei DS e venne eletto al Senato nella XIII legislatura nel 1996 e rimase in carica fino al 2001. Lascia la moglie e tre figli.

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