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Incidenti stradali, già 26 i bimbi morti nel 2014. Asaps: "Dati sconfortanti"

Per gli incidenti ai nostri bambini sulle strade il primo semestre 2014 si chiude con dati veramente sconfortanti. L'Asaps nei primi sei mesi del 2014 ha registrato 464 incidenti significativi con 26 bambini da 0 a 13 anni morti e 580 feriti.

Per gli incidenti ai nostri bambini sulle strade il primo semestre 2014 si chiude con dati veramente sconfortanti. L’Osservatorio il Centauro – ASAPS nei primi sei mesi del 2014 ha registrato 464 incidenti significativi con 26 bambini da 0 a 13 anni morti e 580 feriti. Due in più rispetto al 2013 quando nello stesso semestre le piccole vittime furono 24,+8%. Il dato più sconcertante è quello del mese di giugno, con addirittura 9 bambini morti! Ricordiamo infatti tutti la sequenza di investimenti di piccoli pedoni sulle strisce o comunque sulla strada.

Il report del più drammatico degli osservatori dell’ASAPS fissa poi un’istantanea del dove e come sono avvenuti questi gravissimi incidenti. Il maggior numero è avvenuto nei centri abitati con 245 eventi 52,8% con 11 morti e 258 feriti, 154 incidenti si sono verificati sulle statali e provinciali 33,2%, con 11 morti e 231 feriti. Infine 26 incidenti sono avvenuti sulla rete autostradale 5,6%, con 4 decessi e 35 feriti. Il rischio più alto quindi rimane l’area urbana, anche se sulle statali e provinciali a fronte di un minor numero di sinistri si conta lo stesso numero di decessi.

Ma come sono avvenuti gli incidenti più gravi? Sappiamo che delle 26 piccole vittime 12 erano trasportate in auto (non è stato possibile stabilire se regolarmente fissate sul seggiolino o no, solo alcuni episodi hanno evidenziato che il bambino non era regolarmente fissato). 10 bambini sono stati travolti a piedi sulla strada e in diversi casi sulle strisce pedonali. 2 bambini erano sulla loro biciclettina e 2 erano trasportati in moto (ricordiamo che fino all’età di 5 anni i bambini non possono essere trasportati).

Le età delle piccole vittime: il report dell’ASAPS ha registrato nella classe d’età  da 0 a 5 anni di vita 11 decessi e 171 feriti, da 6 a 10 anni 10 decessi e 145 feriti, da 11 a 13 anni  5 decessi e 157 feriti. Per 107 bambini feriti non è stato possibile fissare l’esatta età.

La scuola: 45 dei 464 incidenti sono avvenuti nei pressi delle scuole, in 9 sinistri è stato coinvolto direttamente uno scuolabus.
Le regioni con la maggior frequenza degli incidenti dei più piccoli. Al primo posto la Lombardia con 126 sinistri, seguono l’Emilia Romagna con 47, il Veneto con 41, la Toscana con 35, il Lazio con 32, la Campania con 29, le Marche e il Piemonte con 23, la Liguria e la Puglia con 19,  la Sicilia 18.

Ma come numero di bambini deceduti il triste record lo detiene l’Emilia Romagna con 7 piccoli morti (furono 4 in tutto il 2013) seguono la Campania e la Sicilia con 3, Lazio, Veneto, Puglia e  Calabria con 2, poi Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana e Abruzzo, tutti con una piccola vittima.
Quello degli incidenti ai bambini, dopo gli importanti  risultati ottenuti per diminuire la stragi del sabato sera, è diventato il terreno del primo impegno dell’ASAPS. Noi ci diamo l’obiettivo zero come altri paesi del nord Europa. Sarebbe una bella occasione di responsabilizzazione anche nel semestre italiano nell’UE.

Non vogliamo in questa sede insistere su un’analisi del perché di tutti questi bambini morti sulle strade, ancora uno per settimana. Sappiamo solo che ogni volta che perde la vita un bambino sulla strada la responsabilità è sempre di uno o più adulti. Fra i tanti pesi sulla coscienza per la violenza stradale questo è il più insopportabile.

In 13 incidenti il conducente è risultato ubriaco o drogato, in 26 casi il conducente s’è dato alla fuga. L’ASAPS non si stancherà mai di insistere, con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, perché venga introdotto il reato di Omicidio stradale, il perché lo abbiamo spiegato già molte volte.

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