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Cronaca

Sei morti in poche ore, un bollettino di guerra. L'Asaps: "Sicurezza stradale, si sta abbassando la guardia"

Incidenti, spiega Giordano Biserni, presidente dell'Aspas, l'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, che "ripropongono in modo prepotente il problema delle Stragi del sabato sera"

Un weekend nerissimo sulle strade della Romagna. Sei morti in meno di 72 ore. Il primo lenzuolo bianco venerdì sera, intorno alle 22.30, sulla Cervese, dove si è spezzata la vita del 28enne Filippo Corvini. Passano alcune ore e la notte tra sabato e domenica consegna una strage di giovani: prima lo schianto fatale in scooter di Giulia Balestri nel centralissimo viale Marconi di Castrocaro Terme, intorno alle 2.30, e circa tre ore più tardi quattro vite spezzate nel fosso di via Dismano, a Sant'Andrea in Bagnolo: Valentin Ciprian Marin, 36 anni, autotrasportatore e padre di un bambino di appena; Florin Ciprian Goria, 19 anni; ed i due fratelli Ionut Adelin Serban, 17 anni e Julian Balascru, 14 anni.

Ma il bollettino di guerra non è limitato solo alle arterie romagnole. A Jesolo quattro giovani sono morti in una terribile carambola. Incidenti, spiega Giordano Biserni, presidente dell'Aspas, l'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, che "ripropongono in modo prepotente il problema delle Stragi del sabato sera. L’Asaps da tempo sottolinea che su questo aspetto della sicurezza stradale, come su altri, si sta abbassando purtroppo la guardia. Non leggiamo più iniziative forti che alzino l’attenzione e la tensione su questo aspetto della sinistrosità più drammatica. Da anni segnaliamo la ormai cronica carenza di etilometri, insufficienti come numero e per di più gran parte fermi per mesi in revisione nei due banchi prova disponibili del Mit, di cui quello di Roma è rimasto bloccato per otre 24 mesi".

Analizza Biserni: "C’è poi un costante calo delle pattuglie soprattutto nelle statali e provinciali in particolare di notte (cresce l’età media tanti gli ultracinquantenni nei turni). Si sono perse in totale alcune decine di migliaia di pattuglie  l’anno dal 2008 al 2018 solo della Stradale. Il contrasto all’uso degli stupefacenti è complesso e quindi occasionale. Non si vedono più vere campagne informative antialcol. L’uso del cellulare è dilagante e di notte di fatto incontrastabile. Nel 2001 nelle sedici ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica, si contavano 917 morti. Con la patente a punti, con le leggi più severe nel contrasto all’alcol alla guida fino alla confisca del mezzo, con la distribuzione degli etilometri, con l’impegno forte della Stradale e delle altre forze di polizia, con le campagne di comunicazione mirate si era arrivati addirittura sotto quota 300 vittime, e una risalita a 338 nel 2017".

"In Romagna negli anni ‘90 si perdevano circa 25/30 ragazzi l’anno per le cd Stragi del sabato sera - osserva Biserni -. Ultimamente eravamo scesi a 5-6 ragazzi l’anno. Sempre tanti, ma in netto calo. E ora si torna a risalire. Dobbiamo ricavarne che i risultati sul versante della sicurezza stradale non sono mai, mai chiusi e sicuri in una cassaforte, nello sportello è sempre appesa la chiave del rilassamento della caduta di attenzione e allora i lenzuoli bianchi stesi sulle strade tornano a risalite".

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